Il Natale è passato, ma la bûche resta. Anzi, dal 26 dicembre in poi, il dolce simbolo delle feste di fine anno continua a occupare un posto centrale sulle tavole, accompagnando pranzi in famiglia, cene con gli amici e il conto alla rovescia verso Capodanno.
In Costa Azzurra come nel resto della Francia, la bûche non è più soltanto “il dolce di Natale”, ma il dessert che chiude e prolunga le celebrazioni di fine anno.
Il grande classico che attraversa le feste
Che sia pâtissière o glacée, al cioccolato, al caramello o al marron glacé, la bûche resta un punto fermo.
La versione pâtissière, con pan di Spagna arrotolato e farciture cremose, continua a essere la più richiesta.
La bûche glacée, con strati di gelato o sorbetto alla vaniglia, al cioccolato o alla frutta, conquista invece chi cerca freschezza dopo i pasti abbondanti delle feste.
I gusti classici dominano ancora: cioccolato, caramello e castagna sono certezze che rassicurano. Le note fruttate – frutti rossi, pera, vaniglia – trovano spazio soprattutto nelle versioni gelate, ideali anche per i cenoni di fine anno.

Un dolce che vale un investimento
Il prezzo resta uno dei temi centrali. Le bûche artigianali più elaborate, frutto di tecniche complesse e ingredienti di alta qualità, giustificano costi più elevati.
Il nome del pasticcere, la firma della maison e la creatività della ricetta incidono sul valore finale. Per molti, però, il dessert di fine anno è proprio il momento in cui concedersi qualcosa in più.
Tra tradizione e nuove abitudini
In Costa Azzurra, artigiani e commercianti raccontano un consumo più diluito nel tempo. Dopo il 25 dicembre, le vendite proseguono grazie a formati più piccoli e versatili.
Le grandi bûche da condividere lasciano spesso spazio a monoporzioni o a più gusti nello stesso tavolo, per accontentare tutti durante i giorni che separano Natale e Capodanno.
Gli acquisti sono sempre più last minute, e il surgelato si ritaglia un ruolo importante: pratico, accessibile e adatto a chi organizza cene improvvisate o festeggiamenti informali fino al 31 dicembre.
Il dessert che chiude l’anno
La bûche non è scomparsa, si è adattata. È diventata il filo conduttore delle feste di fine anno, meno legata a un solo giorno e più presente lungo tutta la settimana tra Natale e Capodanno.
Che sia artigianale o surgelata, classica o rivisitata, resta il dolce che segna la conclusione dei pasti importanti e accompagna l’ultimo brindisi dell’anno.
Perché, finché ci sarà una tavola imbandita e un momento da condividere, la bûche continuerà a essere il vero dolce delle feste di fine anno.






