Se la montagna non va….il vecchio detto è sempre valido.
Solo che non si tratta di montagne,né di religione, ma di arte e di container.
Ma il detto vale ugualmente.
A Nizza, in questi giorni nella Promenade du Paillon, proprio di fronte al Teatre National, stazionano alcuni container.
Sono stati dipinti, con la tecnica dei murales, ma sono solo uno strumento per portare, in modo innovativo, l’arte in mezzo alla gente.
Diviene sempre più problematico spingere le persone ad entrare nelle gallerie d’arte?
Si allungano le distanze e le persone non amano più fare la coda per entrare nei luoghi di esposizione dei quadri?
Allora si invertono i fattori: sono i quadri, le pitture, è l’arte che viene in mezzo alle persone, che le invoglia ad ammirare le produzioni artistiche.
Così, in mezzo a bambini che giocano, a ragazzi che trascorrono il tempo libero, ad anziani seduti sulle panchine, a mamme e nonne che controllano figli e nipoti, poco distante dalle fontane e dai giochi, ecco che l’arte diventa un elemento fruibile direttamente.
I container si trasformano in strumento, in mezzo per raggiungere questo scopo.
Strumenti “itineranti” perché non si fermeranno lungo la Promenade du Paillon, questa sarà solo la loro prima tappa di un percorso nizzardo ideato per portare arte e cultura a casa dei cittadini.
Nei loro parchi, nelle loro piazze, nei loro giardini.
Forse è l’uovo di Colombo, sicuramente un’ottima idea!
Beppe Tassone