Com’è distante Nizza da Auschwitz! Sono pochi i 1545 chilometri che occorre percorrere per raggiungere il campo di sterminio rispetto agli anni luce che separano due modi diversi di rispettare la Storia e riconoscere i fatti come sono avvenuti e non come si vorrebbe dipingerli.
Mentre in Polonia il Parlamento ha varato una legge che prevede fino a tre anni di carcere o una multa per chi definisca “polacchi” i campi di sterminio installati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, a Nizza una lapide racconta in modo diverso la Storia.
La si trova in Rue Cronstadt all’angolo con la Promenade des Anglais, proprio di fronte al Negresco. Sta scritto: “Qui visse dal 1940 al 1943 Angelo Donati 1885 – 1960 diplomatico, banchiere e filantropo, che col suo costante impegno, sotto l’occupazione italiana, salvò migliaia di ebrei perseguitati e destinati ad essere consegnati alla polizia tedesca, dalle autorità di Vichy”.
Nessuna paura a riconoscere le responsabilità del governo collaborazionista di Vichy, nessun tentativo di negare la Storia.
Angelo Donati era italiano, era nato a Modena, la lapide ricorda l’occupazione italiana di Nizza durante la Seconda Guerra Mondiale con l’ignominia delle persecuzioni razziali, ma rende omaggio contemporaneamente ad un italiano. Perché è così e i fatti sono quelli e non altri.
Com’è distante Nizza dalla Polonia…