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Altre notizie | 01 maggio 2020, 08:00

“Niente orde di turisti stranieri”, il governo risponde ad Estrosi. Disoccupazione al 14,4% nelle Alpi Marittime, il dato peggiore del PACA

Rosso o verde? Giovedì si conosceranno i “colori” dei Dipartimenti. Le Alpi Marittime verso la promozione? I francesi invitati a prevedere le vacanze “vicino a casa” prediligendo i Dipartimenti “verdi”. I dati dell’epidemia

1° maggio col drone a Rauba Capeu

1° maggio col drone a Rauba Capeu

Occorrerà attendere del tempo, secondo il Segretario di Stato con delega al turismo Jean-Baptiste Lemoyne, prima che il turismo francese si apra agli stranieri. “L’idea, ha detto, non é quella di veder arrivare orde di vicini per visite in massa”.
Al dà là del termine “orde”, che appare del tutto inappropriato, il governo francese mantiene la strategia dei piccoli passi, nell’apertura al turismo delle proprie località, per il timore di una ripresa dell’infezione è forte. Così, ha dichiarato l’uomo di governo a Nice Matin “i confini dello spazio Schengen, ma anche quelli all'interno dell'Unione Europea, sono stati ripristinati, con punti precisi di passaggio e controllo. Non siamo ancora nella fase in cui il turismo intraeuropeo sta riprendendo Per il momento, gli unici viaggi autorizzati sono professionali".
Lo stesso ministro è intervenuto per sottolineare il comportamento di Christian Estrosi: “A Nizza dopo la cancellazione dei principali festival, la città darà priorità all'organizzazione di piccoli eventi culturali con partecipazioni più modeste".

Oggi è il 1° maggio, festa dei lavoratori, ma occorre occuparsi della disoccupazione.
Partendo da un dato che era un fiore all’occhiello: nel mese di febbraio la Francia aveva registrato il più basso tasso di disoccupazione dal 2008 con l’8,1% della popolazione attiva.
Poi il disastro, un incremento in un solo mese del 7,1% che porta il totale al livello peggiore dal 1996. In un solo mese le persone iscritte nella categoria A delle ricerca di lavoro ha raggiunto i 3 milioni e 700 mila. Nello stesso periodo il totale dei disoccupati sfiora i 6 milioni di persone.
Nel PACA il tasso di disoccupazione è cresciuto tra il 6% e l'8% nei dipartimenti delle Bouches du Rhône, Var e Vaucluse, mentre il Dipartimento delle Alpi Marittime a primeggiare in questa non piacevole classifica con un tasso di disoccupazione cresciuto del 14,4%. La chiusura delle tante attività turistiche sta facendo sentire i propri effetti.

Puntare sul rosso o sul verde al tavolo delle Alpi Marittime? Ognuno può dire la sua, in attesa che, giovedì 7 maggio, sia il governo francese, sentito il tavolo degli esperti, a dire se la Costa Azzurra e il suo entroterra saranno “verdi”, cioè con un livello di deconfinamento più ampio, o “rossi” e dovranno quindi adottare una strategia dei piccoli passi.
I criteri per definire il colore del Dipartimento sono tre:

  • Il tasso di nuovi casi di Covid 19 nella popolazione nell’ultima settimana, così da determinare l’andamento nell’epidemia;
  • La capacità del sistema ospedaliero di riprendersi dalla prima ondata, la valutazione sarà su base regionale;
  • La capacità del Dipartimento di testare tutte le persone che presentino sintomi e quelli venute in contatto con loro. In questo paramento entra anche la capacità della nuova “Brigade” appena istituita di individuare i potenziali positivi sulle basi delle dichiarazioni di quanti hanno visto testata la loro infezione.

Tre paramenti che insieme, determineranno il colore del Dipartimento.
Da questa scelta dipenderà anche l’apertura o meno, sia delle scuole elementari e materne l’11 maggio sia di quelle medie il 18, ed una serie di potenzialità che sono precluse ai Dipartimenti rossi.
Al momento mancano dati specifici sul Dipartimento delle Alpi Marittime, che peraltro é stato classificato in arancione (quindi fra coloro che son sospesi) nella prima simulazione effettuata dal Ministero della Salute.

Parole chiare che tracciano l’immediato futuro di quella parte dei francesi che aspetta solo il via per pensare alle vacanze: il Segretario di Stato con delega al turismo Jean-Baptiste Lemoyne in Parlamento non ha cercato giri di parole: “I francesi dovranno fare delle vacanze vicino a casa, favorendo i siti naturali dei dipartimenti verdi (quelli con basso stato di infezione) in cui il virus circola poco. Il turismo può riprendere all'inizio solo in modo concentrico, con una clientela di ultra-prossimità”. Solo in un secondo tempo, sulla base dell’evoluzione dell’epidemia, si potranno immaginare viaggi più lunghi e mete più distanti da casa. Sono intanto allo studio buoni vacanza da 500 euro per agevolare la ripresa del turismo.

Ieri sera sono stati resi noti alcuni dati relativi all’epidemia e altri sono stati oggetto di una conferenza stampa.
Dal 21 gennaio 2020, 129.581 casi di COVID-19 sono stati accertati (+ 1.139 nuovi casi rispetto al 29/04), comprensivi di 24.376 decessi (+ 289 rispetto a ieri, di cui + 207 in ospedale), comprensivi dei deceduti nelle case di riposo che sono 12.305. Nelle case di riposo i casi positivi sono 69.952.

Il bollettino della Regione Provence-Alpes-Côte d’Azur informa che numero delle persone infettate dal coronavirus Covid 19, alla data del 30 aprile, è di 14.896 (+ 174 rispetto a ieri). Resi noti i numeri dei ricoverati in ospedale che sono 1.532 (- 76) di cui 262 (- 27) in rianimazione. Il totale dei morti, in ospedale, nella regione è salito a 697 (+ 17).

Nel Dipartimento delle Alpi Marittime, alla data del 30 aprile le persone ricoverate in ospedale sono 232 di cui 47 in rianimazione. Le persone decedute, in ospedale, sono 135 e quelle dimesse 446.

Sempre nel Dipartimento delle Alpi Marittime i “positivi” nelle case di riposo sono 328 e ospedalizzati 83. I decessi di ospiti delle case di riposo sono stati 93 (dei quali 61 nelle strutture e 32 negli ospedali).

Nel Principato di Monaco sono zero i nuovi casi, il totale delle persone positive al Covid-19 é così di 95 delle quali 64 guarite. Le persone ricoverate in ospedale 2 delle quali 1 in rianimazione. Il numero dei deceduti è di 3.  








Beppe Tassone

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