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Immobiliare | 27 marzo 2024, 08:00

Quando si divorzia…

Ogni mercoledì Montecarlonews dedica un articolo al settore immobiliare, perché essere informati è meglio. Una rubrica al “vostro servizio”

Quando si divorzia…

Quasi la metà dei matrimoni celebrati in Francia finisce con un divorzio: cosa succede se si possiedono dei beni immobili o anche mobili compreso il denaro detenuto sui conti bancari?

Molto dipende dalla scelta del regime matrimoniale e dalla presenza o meno di un contratto matrimoniale, che sarebbe sempre consigliabile stipulare, anche se, quando ci si sposa, pochi pensano a quando voleranno gli stracci e non si vedrà l’ora di chiudere un’esperienza diventata amara.

Regime di comunione dei beni

Quando ci si sposa senza alcuna scelta si è automaticamente soggetti al regime della comunione dei beni relativamente ai beni acquistati durante il periodo matrimoniale.
Al momento del divorzio ognuno dei due coniugi torna alla piena disponibilità dei propri beni personali, cioè di quelli posseduti prima del matrimonio o che ha ricevuto tramite donazione o eredità.
Ognuno dei due coniugi si vede attribuire, inoltre, la metà di tutti i beni acquistati durante il matrimonio (non solo immobili e mobili, ma anche il denaro presente sui conti bancari).
Non importa la provenienza dei denari presente sui conti, anche se provengono dallo stipendio di uno solo dei due coniugi, verranno comunque suddivisi.

Regime di separazione dei beni

In caso di opzione per la “separazione dei beni” ognuno dei due coniugi recupera i rispettivi beni personali nonché una quota di tutti i beni indivisi (di cui sono comproprietari). Calcolata sulla base del proprio investimento nella proprietà.

Regime ibrido
Esiste poi il regime ibrido, quello che si basa sulla partecipazione alle acquisizioni.

Una sorta di mix tra separazione e comunione dei beni.

In questo caso, durante il matrimonio vige il regime della separazione dei beni.
Pertanto ciascun coniuge conserva la piena proprietà dei beni posseduti prima del matrimonio, nonché di quelli acquisiti durante il matrimonio, ma finanziati con il proprio reddito personale.

In caso di divorzio verrà effettuato dal notaio il calcolo dell'incremento patrimoniale conseguito durante il matrimonio.

In pratica verrà fatta la differenza tra quanto posseduto prima e dopo il matrimonio: se la cifra è positiva verrà suddivisa fra i due coniugi, se dovesse essere negativa a pagarne le conseguenze il coniuge cui è imputabile la perdita.

Consiglio pratico

E’ meglio essere chiari e trasparenti fin da subito, evitando di farsi coinvolgere, dopo, in liti e diatribe.

Al momento del matrimonio è consigliabile sottoscrivere un contratto matrimoniale rivolgendosi ad uno specialista e, in caso di divorzio, scegliere un notaio di comune fiducia ed affidarsi allo stesso così da raggiungere un accordo nel modo più indolore possibile.





Beppe Tassone

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