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Immobiliare | 19 novembre 2025, 08:00

Nizza stringe la morsa sugli affitti turistici: nuovi limiti per tutelare i residenti

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Nizza stringe la morsa sugli affitti turistici: nuovi limiti per tutelare i residenti

Il Consiglio municipale di Nizza ha approvato un nuovo e più severo regolamento sul cambio d’uso degli appartamenti destinati agli affitti turistici.

Una stretta attesa, resa possibile dall’entrata in vigore della legge “Le Meur” nel novembre 2024, che offre ai Comuni ulteriori strumenti giuridici per regolamentare un mercato in costante crescita.

Negli ultimi anni, infatti, il boom delle locazioni di breve durata ha trasformato migliaia di appartamenti in meublés turistici, con pesanti ripercussioni sul mercato immobiliare locale: l’offerta di alloggi a lungo termine si è ridotta, i prezzi sono saliti e le famiglie con redditi medio-bassi hanno visto allontanarsi la possibilità di vivere nelle zone centrali della città.

«Una necessità per difendere il diritto alla casa»

Il sindaco di Nizza ha ricordato come uno studio d’impatto, realizzato prima dell’approvazione della legge “Le Meur”, avesse già evidenziato l’urgenza di irrigidire le regole.

Con quasi 14.000 annunci registrati nel 2022, Nizza è infatti la seconda città francese dopo Parigi per numero di affitti turistici. A ciò si aggiungono 1.750 denunce presentate tra il 2021 e metà 2025 per disturbi e problemi connessi a queste attività.

La misura più significativa riguarda l’introduzione di quote massime per quattro zone particolarmente sotto pressione – Vieux-Nice, Centro, Riquier-Port-Mont-Boron e Ovest – dove non più dell’1,5% delle abitazioni principali potrà essere convertito in meublé turistico. In numeri assoluti, significa un tetto di 671 autorizzazioni temporanee.

Le nuove regole in dettaglio

Oltre all’istituzione delle quote, il regolamento adottato dalla Métropole Nice Côte d’Azur introduce una serie di dispositivi pensati per favorire l’eterogeneità sociale e frenare la carenza di alloggi:

  • Autorizzazioni temporanee ridotte: durata massima di 3 anni, non rinnovabili (contro i sei previsti in passato).
  • Conferma dell’obbligo di compensazione per le società immobiliari a partire dal primo alloggio e, per i privati, dal secondo bene o oltre la durata dell’autorizzazione.
  • Sostegno al sistema di locazione mista, che permette un utilizzo turistico dell’immobile conciliato con le esigenze degli studenti.
  • Riduzione dei giorni di affitto per le residenze principali: da 120 a 90 l’anno.
  • Obbligo di presentare un DPE conforme (diagnosi delle prestazioni energetiche).
  • Dichiarazione sull’onore del proprietario, necessaria per attestare il rispetto del regolamento condominiale.

Un elemento significativo, evidenzia il Comune, è il rapporto tra offerta turistica e alloggi permanenti: a Nizza, gli annunci per meublés turistici sono 7-10 volte superiori rispetto a quelli per le locazioni a lunga durata, mentre la metà dei residenti vive in affitto.

Con questo nuovo impianto normativo, l’amministrazione punta a riequilibrare il mercato, riducendo le pressioni sugli affitti e migliorando la qualità della vita dei residenti, senza rinunciare, sottolinea il Comune, a un turismo sostenibile e meglio regolato.

Beppe Tassone

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