Con l’inflazione che continua a erodere il potere d’acquisto - a settembre si è registrato un aumento dell’1,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente - gli italiani stanno continuando a chiedere prestiti per far fronte alle spese ordinarie e straordinarie. Negli ultimi anni, per esempio, si è registrata una vera e propria impennata di richieste per coprire spese di ristrutturazione o di acquisto della casa.
Tuttavia, non sono mancate anche le richieste per altre finalità, come il cambio dell'auto, la necessità di liquidità o il bisogno di affrontare spese mediche. Tutto questo ha portato molte persone ad accumulare più prestiti contemporaneamente.
In questi casi, il consolidamento debiti può rappresentare una soluzione interessante, in quanto permette di riunire tutte le rate in un'unica rata mensile, spesso più bassa, semplificando la gestione finanziaria e, in alcuni casi, riducendo il costo complessivo del debito.
Cosa serve per ottenere un prestito?
In linea generale, per ottenere qualsiasi prestito, e quindi anche per uno di consolidamento, è necessario soddisfare determinati requisiti. Innanzitutto, è fondamentale avere un reddito dimostrabile: stipendio fisso, pensione o altre entrate regolari su cui la banca possa fare affidamento.
Inoltre, la maggior parte degli istituti di credito pone un limite massimo all’importo richiedibile, solitamente intorno ai 60.000 euro, e verifica che la rata non superi un terzo del reddito netto mensile.
Le banche, inoltre, valutano attentamente la situazione creditizia del richiedente, analizzando il reddito, la stabilità lavorativa e la storia creditizia.
È dunque importante non avere segnalazioni come cattivo pagatore o protesti, poiché queste condizioni possono compromettere la possibilità di accedere al prestito oppure potrebbero essere richiesti un garante o ulteriori garanzie.
Una buona pratica è sempre quella di verificare in anticipo tutti questi requisiti, per ridurre le possibilità che il finanziamento non venga accettato, e confrontare più soluzioni per selezionare la più adatta alla propria situazione specifica (qui alcuni consigli su come scegliere il prestito).
Quando conviene davvero il consolidamento?
Il consolidamento debiti è conveniente quando la somma delle rate mensili in corso inizia a pesare in modo eccessivo sul bilancio familiare o quando la gestione di più finanziamenti crea difficoltà organizzative. È una soluzione utile anche nei casi in cui i prestiti siano stati contratti in momenti differenti, a tassi oggi meno competitivi, o quando la propria situazione reddituale è cambiata e si desidera ottenere una rata più sostenibile.
Può rivelarsi vantaggioso, inoltre, per chi vuole ridurre il rischio di insolvenza e semplificare la propria situazione creditizia, passando da più interlocutori a un solo finanziatore.
L’obiettivo, tuttavia, deve restare quello di migliorare l’equilibrio complessivo tra debito e capacità di rimborso, non semplicemente di abbassare la rata mensile. La scelta del finanziamento merita quindi un’attenta valutazione, soprattutto perché l’offerta di prestiti per il consolidamento è oggi particolarmente ampia: ogni banca propone condizioni diverse per durata, importo finanziabile e tasso d’interesse, elementi che possono incidere in modo significativo sulla convenienza complessiva.
L’importanza di una visione di lungo termine
Ottenere un nuovo finanziamento tramite consolidamento debiti può offrire sollievo immediato, ma non rappresenta una soluzione definitiva alle difficoltà economiche.
Se le cause dell’indebitamento non vengono affrontate alla radice, il rischio concreto è quello di trovarsi nuovamente in difficoltà nel giro di pochi mesi. È per questo che il consolidamento dovrebbe essere sempre accompagnato da un ripensamento complessivo delle proprie abitudini finanziarie.
Un primo passo utile consiste nell’elaborare un bilancio personale o familiare, che renda visibili entrate, spese fisse e variabili, così da individuare margini di risparmio realistici. Automatizzare una piccola quota mensile da destinare al risparmio, anche minima, aiuta a costruire nel tempo un fondo di emergenza a cui attingere in caso di imprevisti, come guasti domestici, spese sanitarie, riduzioni temporanee del reddito.
Altrettanto importante è evitare di contrarre nuovi debiti, specie se destinati a spese non essenziali o rateizzati con strumenti poco trasparenti. Anche dopo il consolidamento, monitorare l’andamento del proprio debito residuo e rispettare la scadenza delle rate aiuta a non perdere il controllo della propria situazione creditizia.
Più in generale, sviluppare una maggiore consapevolezza economica — ad esempio comprendendo la differenza tra spese obbligatorie e rinviabili, o tra credito utile e credito dannoso — può fare la differenza nel medio e lungo periodo. Solo così il consolidamento diventa parte di un percorso di stabilizzazione finanziaria duraturo, e non un semplice rinvio del problema.
Il futuro del credito al consumo in Italia
Il credito al consumo continua a rappresentare una risorsa importante per molte famiglie. Nei prossimi anni, è probabile che il settore continuerà a evolversi, con nuove soluzioni e strumenti sempre più flessibili e personalizzati.
In questo contesto, il consolidamento debiti potrebbe assumere un ruolo sempre più centrale, offrendo alle famiglie uno strumento efficace per gestire il debito e migliorare la propria situazione finanziaria. Tuttavia, è fondamentale che le scelte siano sempre consapevoli e informate, per evitare rischi e garantire una maggiore sostenibilità economica.
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