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Immobiliare | 02 luglio 2025, 08:00

Carta addio: cambia la comunicazione condominiale

Ogni mercoledì Montecarlonews dedica un articolo al settore immobiliare, perché essere informati è meglio. Una rubrica al “vostro servizio”

Carta addio: cambia la comunicazione condominiale

Il cartaceo lascia definitivamente (o quasi…) spazio all'elettronico: cosa devono sapere i condomini tra nuovi obblighi e vecchie abitudini.

Ogni trimestre i proprietari ricevono un documento fondamentale per la vita condominiale: la richiesta di pagamento delle spese (appel de fonds).

A questo si aggiungono, una volta l’anno, la convocazione all’assemblea generale e, nel corso dei mesi, varie comunicazioni relative alla gestione dell’edificio.

In questi giorni è cambiato, però, il modo in cui questi documenti arrivano nelle mani dei condomini. Scopriamo come e cosa comporta per chi abita in condominio.

Addio carta, benvenuta email: la rivoluzione digitale nei condomini
Il digitale ha la precedenza sulla carta. Una novità introdotta dalla legge 2024-322, che consente all’amministratore di condominio di inviare comunicazioni via email o SMS, anche senza il consenso preventivo dei condomini.

Un cambio di passo che mira a snellire la burocrazia e ridurre i costi postali, senza trascurare l’impatto ambientale positivo.

I dati supportano questa svolta: secondo l’INSEE, nel 2024 il 94,4% delle famiglie francesi ha accesso a Internet.

Chi però preferisce la cara vecchia carta può ancora scegliere questo metodo: basta comunicarlo per iscritto all’amministratore.

La digitalizzazione, del resto, non è una novità assoluta. Già dal 2015 era possibile ricevere notifiche elettroniche, purché autorizzate, e dal 2018 le raccomandate digitali hanno la stessa validità legale di quelle tradizionali, a patto che siano inviate tramite fornitori certificati.

Appello di fondi: cosa contiene davvero?
L’appello di fondi, il documento che vi chiede di versare la quota trimestrale, non è un semplice bollettino: è il risultato di vari capitoli di spesa approvati in assemblea.

Il cuore del documento è il budget previsionale annuale, suddiviso in quattro rate. Questo copre le spese ordinarie di gestione (pulizia, luce, manutenzione).

Le spese straordinarie, come i lavori, sono invece oggetto di una voce separata e vengono approvate caso per caso in assemblea.

Può inoltre comparire una voce chiamata “anticipo di cassa” (avance de trésorerie), utile a coprire eventuali imprevisti o periodi di carenza liquidità. Questo anticipo può essere previsto dal regolamento condominiale o approvato dall’assemblea con una doppia maggioranza. Attenzione: non può superare un sesto del budget previsionale annuo.

Ogni proprietario paga in base ai suoi “tantièmes” (cioè la quota di proprietà dell’intero edificio), specificati in ogni appello di fondi.

Infine, se il condominio ha adottato un piano pluriennale di lavori, potrebbero essere richieste anche le rate previste da quel piano, che si sommano all’importo trimestrale.

Il consiglio dell’esperto
Digitalizzare è un passo avanti non solo per l’ambiente, ma anche per la trasparenza e l’efficienza nella gestione condominiale.

Occorre controllare regolarmente la casella di posta elettronica e conservare i documenti ricevuti: oggi valgono quanto quelli cartacei, ma occupano molto meno spazio.

In breve

  • Le comunicazioni condominiali avvengono preferibilmente via email o SMS.
  • È ancora possibile richiedere l’invio cartaceo, ma solo su espressa richiesta.
  • Gli appelli di fondi includono diverse voci: budget ordinario, spese straordinarie, anticipi di cassa e rate per piani di lavori.




Beppe Tassone

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