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Sport | 20 luglio 2012, 22:10

Herculis 2012: la DIRETTA dal Louis II

Pochi minuti prima delle 19:00 sono iniziate le gare

Herculis 2012: la DIRETTA dal Louis II

Le prove del salto triplo e del lancio del disco hanno aperto ufficialmente il Meeting Herculis 2012 e intorno alle 19:15 è giunto, applauditissimo, al Louis II anche Il Principe Alberto II.

 

4x100 femminile: convicente prestazione degli Stati Uniti nella staffetta femminile. A sorpresa, tuttavia, non è stato il favorito quartetto Madison-Felix-Tarmoh-Jeter (che non ha concluso la gara così come l'Olanda) ad imporsi, bensì la staffetta composta da Williams-Anderson-Gardener-Duncan. Per loro un tempo di tutto rispetto, 42''24 (seconda prestazione stagionale) che è bastato ampiamente per superare le francesi Danois-Ikuesan-Jacques Sebastien-Soumaré (43''51).

 

4x100 maschile: come da pronostico vincono gli statunitensi Kimmons-Gatlin-Gay-Bailey che con il tempo di 37''61 fissano il record del meeting e la miglior prestazione stagionale. A seguire, i connazionali Rodgers-Mitchell-Patton-Demps, mentre la volta per il terzo posto è andata al Canada. Solo quinti gli italiani Collio-Riparelli-Manenti-Cerutti (38''76).

 

Lancio del disco femminile: le uniche partecipanti ad avere un record personale di oltre 68 metri si sono confermate anche a Montecarlo, monopolizzando la lotta per il podio. Al termine della prova, la vittoria è andata alla croata Perkovic (65.29) davanti alla tedesca Muller (64.64) e alla cubana Barrios (64.49). Misure, comunque, piuttosto basse poichè il 65.39 della vicnitrice rappresenta solamente la nona prestazione stagionale, lontana dal 70.69 con cui la Pischchalnikova ha realizzato il record del 2012.

 

400 ostacoli femminili: vittoria in volata per la ceca Hejnova che fissa la sua miglior prestazione stagionale in 54''12. Corsa comunque emozionante  con la statunitense Demus staccata di soli 14 centesimi. Completa il podio la giamaicana Walker in 54'44 (personale dell'anno). Solo settima la francese Aurelie Chaboudez.

 

1500 maschili: il keniota Kiprop conferma il pronostico conquistando il successo dopo un gran finale di gara. Per lui un 3'28''88 che rappresenta il suo record e la miglior prestazione del 2012. Dietro Kiprop, il connazionale Chepseba (3'29''77), mentre chiude il podio, a sorpresa, il neozelandese Willis, autore del primato continentale (3'30''35).

 

400 maschili: tra i due favoriti James e Merritt, spunta il belga Borlée che sorprende tutti e chiude in 44''74, precedendo i quotati avversari. Con Merritt messo fuori causa da un problema fisico durante la corsa, Kirani James sembrava avere la vittoria sul piatto d'argento ma Borlée ha resistito all'assalto finale conquistando una risicata (due centesimi il divario) ma prestigiosa vittoria. Terzo posto per il fratello Kevin Borlée (44''94).

 

800 maschili: due giri di pista letteralmente dominati dalla gioventù keniota. Il diciannovenne Abraham Kipchirchir Rotich ha fatto sua la prova monegasca con il tempo di 1'43''13, nuovo record nazionale juniores. Alle sue spalle, il connazionale Kosencha, classe 1994, staccato di soli ventisette centesimi. Al terzo posto, lo statunitense Solomon nega la gioia del podio al primo europeo, lo spagnolo Lopez.

 

100 femminili: una delle prove più attese va alla nigeriana Okagbare che sorprende le rivali americane chiudendo in 10''96. Al via, in un silenzio assordante, solamente la vincitrice e la seconda classificata, la statunitense Madison (10''99), scendono sotto il muro degli undici secondi. Chiude il podio, più staccata, la Tarmoh, mentre deludono le due europee in gara: Ivet Lalova chiude quinta in 11''15, Myriam Soumaré giunge all'ultimo posto con un tempo di 11''37.

 

3000 femminili: corsa piuttosto lenta ma, come spesso accade nelle gare di mezzofondo, anche in questa occasione il dominio africano è netto con ben sei atlete nelle prime sette. Ad imporsi è la keniota Cherono (8'38''51), davanti alla connazionale Kibet, staccata di 63 centesimi. Sul podio anche l'etiope Diriba (8'39''65), mentre la statunitense Rowbury, prima tra le non africane, chiude quarta in 8'39''83.

 

110 ostacoli maschili: i quattro statunitensi presenti in gara monopolizzano la corsa, occupando i primi cinque posti della graduatoria. La vittoria va a Merritt che nel duello con Richardson si impone nettamente (12.93 contro 13.07) eguagliando la miglior prestazione stagionale e polverizzando il vecchio record del meeting. Unico "intruso" nella top-5 il russo Shubenkov che, con il tempo di 13''09, eguaglia il record nazionale. Staccati i francesi Darien e Bascou.

 

Salto triplo femminile: va alla colombiana Ibarguen la gara del salto triplo. Per lei una misura nettamente superiore a quelle delle avversarie (14.85), staccate di oltre trenta centesimi. Al secondo posto la giamaicana Williams, mentre chiude terza la kazaka Rypakova. Migliore europea la slovacca Veldakona che ha saltato 14.16.

 

Giavellotto maschile: un podio che viene tutto dall'Est all'Herculis 2012.  L'ucraino Pyatnytsya va ben tre volte sopre gli 82 metri, fissando la misura definitiva a 82.85 nell'ultimo lancio. Alle sue spalle, il lettone Vasilevskis (81.90) che precede l'altro ucraino Avramenko (81.57)

 

800 femminili: in una corsa in cui la portabandiera sudafricana a Londra 2012, Caster Semenya, giunge con un ritardo abissale (penultima a più di tre secondi), è la russa Kofanova a festeggiare con il temo di 1'58''41. A soli diciassette secondi chiude Francin Niyonsaba (che stabilisce il record del Burundi), davanti alle due statunitensi Montano e Beckwith.

 

200 maschili: nessuno scende sotto il muro dei 20 secondi e dunque il 20''02 del giamaicano Ashmeade basta per aggiudicarsi la prova. L'olandese Martina viene sconfitto per cinque centesimi ma si aggiudica comunque la seconda posizione davanti allo statunitense Spearmon (20''09). L'unico francese in gara, Ben Bassaw, non riesce a scendere sotto i 21'' chiudendo in 21''03.

 

Salto in alto maschile: è lo statunitense Jesse Williams a vincere con la misura di 2.33 (due centimetri in meno del record del meeting) in una prova che ha goduto di molto sostegno dal pubblico presente in tribuna Populaire. Al posto d'onore, con la stessa misura, il britannico Grabarz mentre il canadese Brouin si è fermato a 2.30.  Solo 2.22, invece, per il francese Hanany

 

Salto con l'asta femminile: senza dubbio la prova che ha destato maggiori sorprese in questo meeting. Deludono le attese la Isinbaeva e la Murer: la russa prova a saltare direttamente a 4.70 ma, nonostante il grande sostegno del pubblico, fallisce tutti e tre i tentativi, mentre la brasiliana si ferma a 4.54. Vince con un gran salto a 4.82 la tedesca Spiegelburg che stacca nettamente le inseguitrici Silva, Ptacnikova e Bleasdale, ferme a 4.62. 

 

Salto in lungo maschile: vince il panamense Saladino davanti all'australiano Watt e all'inglese Tomlinson. Misure piuttosto brevi, con il vincitore che si impone con un 8.16, conquistato al primo salto. Fuori dal podio tutti gli atleti sotto gli 8 metri.

 

3000 siepi: non c'è stato l'atteso record ma lo spettacolo non è mancato. Il successo va al diciassettenne keniota Kipruto, reduce dalla vittoria iridata juniores a Barcellona. Per lui un tempo di 8'03''49, dieci secondi più alto del primato mondiale ma utile per superare il connazionale Koech. Al terzo posto, il britannico Jager precede gli altri kenioti Nganga e Birech.

 

Il Meeting Herculis 2012 va dunque in archivio con i fuochi d'artificio finali. Appuntamento all'edizione 2013!

Mattia Rossi

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