Una coppia di Cannes aveva escogitato un sistema per recuperare dei soldi: fingere di essere presenti nei luoghi ove si erano verificati degli attentati terroristici, chiedere il risarcimento, e intascare i 30.000 euro previsto come indennizzo.
L’operazione era riuscita la prima volta: avevano dichiarato che il 13 dicembre 2015 erano allo Stade de France a Parigi.
Hanno predisposto gli atti e incassato 60.000 euro.
Poi, visto che tutto era andato liscio, avrebbero ripetuto l’operazione dicendo di essere a Nizza il 14 luglio.
Risultato: per i fatti di Parigi, la coppia (rea confessa) di “avvoltoi” (per dirla col Pubblico Ministero) si è vista condannare alla prigione “ferme” , lui a sei anni, lei a tre.
Ora dovranno essere sottoposti a giudizio per il tentato “scroccaggio” per i fatti di Nizza.
Una pena esemplare, come ha sottolineato la parte civile, che dovrebbe disincentivare altri da effettuare identici tentativi.