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Altre notizie | 04 dicembre 2020, 07:00

Vaccinazioni Covid 19, in Francia si farà così

Il Primo Ministro Jean Castex ha illustrato modalità e metodi di vaccinazione. A gennaio vaccinati gli ospiti delle case di riposo, tra febbraio e marzo gli ultra sessantacinquenni. Le modalità

Vaccinazioni Covid 19, in Francia si farà così

Jean Castex, il primo Ministro francese, ha chiarito le tappe, i tempi, le modalità e le procedure per somministrare il vaccino contro il Covid 19 alla popolazione francese.

La nota spese dell’operazione è di 1,5 miliardi di euro e saranno acquistate 200 milioni di dosi, sufficienti per vaccinare 100 milioni di persone, un largo margine, dunque, rispetto alla popolazione della Francia ed in grado di soddisfare le esigenze anche di quanti vivono nell’Esagono pur non possedendone la nazionalità.

A partire da metà dicembre inizieranno le sperimentazioni con il personale e con i servizi di trasporto per verificare che tutto funzioni a puntino.

La “fase 1” delle vaccinazioni, iniettando il vaccino Pfizer BioNtech, riguarderà il mese di gennaio e interesserà un milione circa di persone, ospiti delle case di riposo e delle strutture socio assistenziali.

La “fase 2”, riguarderà 14 milioni di persone (persone fragili e ultra sessantacinquenni) che saranno vaccinati tra febbraio e marzo 2021.

La “fase 3” partirà ad aprile e sarà progressiva: riguarderà prioritariamente le persone vulnerabili, quelle tra i 50 e i 64 anni e il resto della popolazione.

La vaccinazione non sarà obbligatoria, ma verrà effettuata su base volontaria e gratuitamente, anche alle persone che hanno contratto il Covid 19 (le sperimentazioni, è stato sottolineato, hanno riguardato anche persone colpite dal virus senza effetti secondari).

Prima di essere sottoposti a vaccinazione un medico si accerterà dello stato di salute e raccoglierà, dopo aver fornito una informazione, l’assenso.

La procedura prevede che ogni persona sia sottoposta a due iniziazioni a distanza di 21 giorni.

L’obiettivo è di giungere il più in fretta possibile a vaccinare il 60% della popolazione, soglia che, per altre infezioni si è dimostrata in grado di porre una barriera alla diffusione epidemica, ma fino a quando non sarà raggiunto questo obiettivo dovranno essere ancora rispettate le misure barriera e di distanziamento personale per evitare la diffusione del virus.

L’obiettivo del governo è di mettere in atto "il vaccino giusto, per il paziente giusto, al momento giusto".     

Da parte del primo ministro è stato sottolineato il ruolo centrale dei medici generalisti ed anche dei farmacisti in una fase estremamente delicate, nella quale ogni meccanismo dovrà funzionare al meglio, in considerazione anche delle difficoltà che derivano dalla corretta conservazione dei vaccini.



Beppe Tassone

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