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Altre notizie | 21 novembre 2022, 07:00

Covid 19: un morto ogni 23 minuti! Si teme l’ottava ondata per Natale

Dati poco rassicuranti provengono dai Dipartimenti delle Alpes Maritimes e del Var. La crescita nell’ultima settimana nel Sud Est francese supera il 13 per cento. In Italia nell’ultima settimana un morto ogni 19 minuti!

Promenade des Anglais a Nizza (fotografia di Ghjuvan Pasquale)

Promenade des Anglais a Nizza (fotografia di Ghjuvan Pasquale)

Il Covid si riaffaccia nei Dipartimenti delle Alpi Marittime e del Var e si teme che le festività di fine anno possano essere caratterizzate dall’ottava ondata.
Non sono da prendere alla leggera i dati settimanali che Santé publique France ha appena comunicato.

La crescita del numero delle persone che hanno contratto il virus è, nell’ultima settimana, del 13,25% nel Dipartimento delle Alpi Marittime e dell’11,96% in quello del Var: dati che rappresentano un livello che, se non è ancora di allerta, non tranquillizzano comunque e il commento lascia trasparire tutta la preoccupazione dei responsabili francesi della sanità.

Il tasso d’incidenza è di 276 casi ogni 100 mila abitanti nelle Alpi Marittime e di 299 nel Var, ma i nuovi casi registrati negli ultimi 7 giorni sono, in termini reali, di 436 nelle Alpi Marittime e di 468 nel Var.

Un ultimo dato che merita di essere sottolineato: tra il 1° novembre e il 17 novembre 2022 in Francia sono morte, a causa del Covid, nelle sole strutture ospedaliere, 1.053 persone, una ogni 23 minuti. In Italia é ancora peggio: nel periodo dall’11 al 17 novembre (dati Ministero della Salute) i morti sono stati 533, pari ad uno ogni 19 minuti.

Il Ministero della Salute francese ha nuovamente raccomandato l’uso della mascherina nei luoghi affollati e nei trasporti pubblici ed ha rinnovato l’appello a vaccinarsi e ad effettuare i richiami: in Francia per molti sarà la quinta dose, ma è l’unica strada possibile soprattutto per anziani e fragili per non rischiare di contrarre l’infezione.

Stabili al momento i ricoveri in intensiva, ma il virus si sta nuovamente diffondendo e i dati sono ritenuti solo parziali in quanto molti laboratori privati non hanno più comunicato le rilevazioni.

Si attendono ora gli effetti della riapertura delle scuole dopo la pausa autunnale di due settimane, ben sapendo che fra poco anche il periodo natalizio, la corsa agli acquisti e la brutta stagione, contribuiranno non poco alla diffusione del Covid 19.    




Beppe Tassone

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