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Business | 02 aprile 2024, 10:31

150 anni di storia e di esperienza alle Cantine dell'Hotel de Paris Monte-Carlo

Sono passati più di 150 anni, ma il fascino rimane intatto: le Cantine dell’Hôtel de Paris Monte-Carlo raccontano da sole la magia di un Resort

150 anni di storia e di esperienza alle Cantine dell'Hotel de Paris Monte-Carlo

Sono passati più di 150 anni, ma il fascino rimane intatto: le Cantine dell’Hôtel de Paris Monte-Carlo raccontano da sole la magia di un Resort. Costruite nel 1864, sono anche un testimone immutabile della storia dell'azienda, nella quale hanno talvolta giocato un ruolo decisivo.

Un vero e proprio gioiello nascosto sotto le fondamenta dell'hotel, che incarna l'essenza stessa della raffinatezza e dell'esclusività. Per l'occasione, scoprite e vivete le celebrazioni di questo tesoro nascosto! Con la Strada del Vino negli stabilimenti del Resort, potrete degustare al bicchiere grands crus accuratamente selezionati. Le visite alle cantine dell'Hôtel de Paris Monte-Carlo vi accompagnano in un viaggio nel tempo, combinando patrimonio e competenza. Le cantine si trasformano in un ambiente intimo per cene esclusive.

La più grande cantina d'albergo del mondo vi apre le porte per una festa unica, dove il prestigio incontra l'autenticità. Scoprite i suoi segreti ben custoditi.

Un patrimonio inestimabile da 150 anni

Quando diede il via alla costruzione delle cantine, nel lontano 1864, François Blanc aveva già in mente un progetto: quello d’un Resort, di vari stabilimenti collegati alla medesima casa. Sicuramente un uomo all’avanguardia, chiamato a dirigere lavori titanici che avrebbero fatto intervenire circa 300 diversi tipi di artigiani. Situate sotto l’Hôtel de Paris Monte-Carlo, le cantine furono avviate nel 1874 da Marie Blanc, che finanziò parte dei lavori con il suo patrimonio personale. I barili arrivavano direttamente dai vigneti, per essere imbottigliati sul posto, e lo spazio di stoccaggio si rivelò semplicemente idilliaco.

Un gioiello sotterraneo

Le cantine dell'Hôtel de Paris Monte-Carlo lasciano un'impressione profonda su tutti i visitatori. Costruite nella roccia, sono suddivise in diverse cantine con volte secolari. Il loro prezioso contenuto riposa al riparo da tutto il trambusto, dai rumori e dagli odori, a 10 metri di profondità: le Grotte dell'Hôtel de Paris Monte-Carlo offrono condizioni perfette per la conservazione dei vini e coprono una superficie estremamente vasta, in grado di ospitare 350.000 bottiglie. Château d'Yquem, Château Lafite, Saint-Estèphe, Château Calon-Ségur e Pommard Rugiens erano i vini che abbellivano le tavole dell'élite della Belle Epoque in visita a Monaco.

Il tesoro delle cantine…

Durante la Seconda Guerra Mondiale, gli impiegati delle cantine ebbero l’idea di murare uno spazio di stoccaggio erigendo una barriera costituita di sette fila di bottiglie vuote. E là dietro ? 20.000 bottiglie tra le più preziose furono così nascoste alle forze d’occupazione, assieme all’argenteria dell’Hôtel de Paris Monte-Carlo. Il sotterfugio funzionò e dopo la guerra, fu Winston Churchill in persona a intervenire per celebrare la riapertura delle cantine. Per l’occasione si diede la stura a un rum del 1811. Sembra che alcune bottiglie di quel nettare si trovino ancora da quelle parti… Le Cantine dell’Hôtel de Paris Monte-Carlo hanno rappresentato lo scrigno di ben altre celebrazioni, come i 20 anni di matrimonio del Principe Ranieri III di Monaco e della Principessa Grace.

Conservare e trasmettere  

A partire dagli anni ’60, l’imbottigliamento presso il château è diventato la norma e le Cantine dell’Hôtel de Paris Monte-Carlo hanno preso a consacrare tutto il loro potenziale alla custodia delle bottiglie. Château Margaux 1929, Château d’Yquem 1890, Petrus 1945…: la Riserva patrimoniale ospita referenze prestigiose.

Tradizione, espansione e futuro 

Nel 1989 è stato istituito un Comitato di degustazione che ha riunito per la prima volta gli acquirenti, i cantinieri e i capi sommelier di ogni stabilimento. Un totale di 14 persone si sono riunite per effettuare la degustazione alla cieca, con l'obiettivo di creare un legame tra le politiche di acquisto e di vendita e di rendere più efficienti i team. La degustazione alla cieca da parte di un comitato di professionisti offre la garanzia di una totale obiettività e di un minor rischio di errore sulla qualità. 

Nel 1993 è stata ricostruita la sala della cantina e l'anno successivo la cantina è stata ampliata di quasi 400 m², con la creazione di una cantina di invecchiamento e di una sala di degustazione. Alla fine degli anni '90 è stata creata una sala di degustazione "professionale" che ha creato un legame ancora più stretto tra le politiche di acquisto e di vendita, rendendo i team ancora più efficienti. 

Con 450.000 bottiglie, le cantine dell'Hôtel de Paris Monte-Carlo riforniscono 42 ristoranti in piena stagione e 7 dipendenti vi lavorano tutto l'anno.    

Oggi, nelle cantine del Resort si prepara il futuro. Un reparto di sommelier del gruppo, diretto da Patrice Franck, Executive Head Sommelier del gruppo, onora la ricchezza e la competenza del patrimonio enologico.

Annate eccezionali stanno maturando e perpetuando la leggenda all'interno degli stabilimenti della Société des Bains de Mer di Monte-Carlo...

 

Cesare Mandrile

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