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Eventi | 26 aprile 2016, 06:00

Tanti dalla Costa Azzurra a Castellar per la festa degli Spaventapasseri

Saranno circa 200, sparsi ovunque, tra viti orti, cortili e giardini: attendono silenziosi grandi e piccini, perché qui vale davvero la pena di venire a fare un passeggiata incantevole ed unica, lungo quel sottilissimo ed impalpabile confine che separa il mondo reale da quello fiabesco

Tanti dalla Costa Azzurra a Castellar per la festa degli Spaventapasseri

Dal 30 aprile all’8 maggio Castellar, in Valle Bronda, in provincia di Cuneo, ospiterà per la ventiduesima fortunatissima volta la “Festa degli Spaventapasseri”, che il Comune ripropone ogni anno tramite l’Associazione Culturale Spaventapasseri, una sorta di museo a cielo aperto che ha come protagoniste esclusive quella che – da queste parti – vengono definite le “sentinelle dei campi”.

Un museo al cui allestimento qui non c’è famiglia che non contribuisca. Una passeggiata lungo l’anello di questo borgo incastonato nel verde della Valle Bronda  darà al visitatpre modo ed opportunità di scoprire come a Castellar non ci sia casa, fienile, orto, prato o cortile che non ospiti uno spaventapasseri, un “ciciu” realizzato con i materiali più disparati e “centrato” magari, con estrema ironia, su qualche tema di stretta attualità.

Nata da un’idea di Silvano Borretta, cui si deve la geniale primogenitura dell’evento dopo essere stato rapito dagli sguardi increduli e curiosi di un nugolo di ragazzini che in una fiera del Nord-Est d’Italia ammiravano rapiti uno spaventapasseri esposto, la “Festa degli spaventapasseri” ha nella collegialità, nel voler dare ciascuno il proprio apporto, gli ingredienti più semplici – eppure talora così difficili da reperire – per rendere vincente questo cocktail che biblicamente il paese ripropone dalla prima alla seconda domenica di maggio da 22 anni a questa parte.

Ma dietro a degli spaventapasseri, c’è un messaggio che Castellar, splendido e curato borgo di meno di 200 abitanti adagiato a tre minuti da Saluzzo, vuole trasmettere: quanto siano possibili, laddove ci siano volontà e passione, i recuperi  dei borghi, le opere pubbliche a basso impatto ambientale (anzi), la valorizzazione dei prodotti locali certificati  e le manifestazioni promozionali e culturali di taglio.

Qui i visitatori arrivano a migliaia e migliaia, compresi tanti pullman di scolaresche.

Il programma prevede una serata di note folk con i “Rosaspina” (Valerio Soleri, voce e chitarra acustica; Giuliano Bernardi, chitarre; Valerio Rancurello, fisarmonica; Mauro Bbertaina, batteria e Flavio Lorenzatto, basso) alle 21 di sabato 30 aprile; “Arte in strada” sotto la direzione artistica di Corrado Gallo; “Costruiamo mangiatoie”, laboratorio didattico con la Lipu; note jazz con il “Lego White Sax Quartet e “L’arte degli uccelli” con le poesie di Pablo Neruda presentate dalla Lipu, domenica 1 maggio; musica a 360° con DJ Ema alle 21 di sabato 7 maggio; premiazione del concorso letterario “C’era una volta uno spaventapasseri” dedicato a Giorgio Mellano, in Piazzetta del Municipio (ore 11); “Arte in strada” sotto la direzione artistica di Corrado Gallo; “Abitare il legno”, laboratorio didattico con l’Alfabetulla; note occitane con i Kaxkarot e “L’arte degli uccelli” con le poesie di Pablo Neruda presentate dalla Lipu, domenica 8 maggio.

Da visitare ci sono anche  la “Cantina da Pelaverga” con le immancabili degustazioni, il Castello con il suo museo di cimeli e uniformi del Primo Risorgimento che dall’altro domina il paese e la chiesa di SanPonzio.

Insomma, qui vale davvero la pena di venire a fare un passeggiata, incantevole ed unica, lungo quel sottilissimo ed impalpabile confine che separa il mondo reale da quello fiabesco.

Info: 0175.76196 (Comune di Castellar).

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