Il Roi de l’Energie si trasferisce in Cina

Il Roi de l’Energie è morto, viva il Roi du Cinema: dopo una serie di sfilate e di iniziative partite sotto la pioggia il 17 febbraio, ieri sera il Carnevale di Nizza ha chiuso i battenti.

Un Carnevale caratterizzato dal ritorno del pubblico e dalla presenza di gruppi folkloristici di grande livello: interessante e intelligente, partecipato, anche se un pochino “distaccato”.

Colpa delle misure di sicurezza, assolutamente necessarie, che creano una barriera tra il pubblico e i gruppi: distacco fortemente percepibile soprattutto durante le Battaglie dei Fiori, con i carri “distanti” dagli spettatori.

Manca un pochino il pathos, il contatto, la possibilità, come una volta, di avere un rapporto diretto con carri e ragazze che li animano: tutto mediato dai bravissimi ragazzi della Brigata di Animazione delle Tribune che li lanciano e li distribuiscono.

Non è la stessa cosa: scotto da pagare alle misure di sicurezza che hanno funzionato, efficienti ed anche celeri e questo era l’obiettivo principale, quello essenziale, dare agli spettatori la certezza di trovarsi in un posto sicuro con centinaia di persone pronte ad accorrere in tempo reale ogni qual volta se ne fosse manifestata la necessità.

Così il Carnevale chiude, anche se la porta lascia intravvedere qualche spiraglio. Infatti i carri carnevaleschi e quelli utilizzati per la Battaglia dei Fiori dal 28 settembre al 3 ottobre sfileranno a Ningbo.

Megalopoli cinese sulle rive dello Yang Tsé  che si getta nell’Oceano Pacifico, con i suoi 7 milioni di abitanti è uno dei maggiori centri turistici e orticoli della Cina. A fine settembre verrà organizzata la prima edizione del Carnevale nizzardo-cinese, che servirà non solo da promozione turistica per Nizza ma anche della produzione floreale, in considerazione che anche Ningbo eccelle in questo settore.

Così, mentre in Rue Richelmi a Nizza, inizieranno a creare i carri del Carnevale Roi du Cinema, il suo predecessore Roi de l’Energie avrà una seconda vita in Estremo Oriente: niente male sicuramente.

Nei prossimi giorni si tireranno le somme su questa edizione del Carnevale di Nizza appena concluso, si conosceranno i “numeri” definitivi, fin da ora balza evidente agli occhi che il pubblico è tornato, anche quello nizzardo.

Tribune piene, tante persone in maschera, molto entusiasmo: è mancato il sole che, tranne rarissimi momenti, non ha colorato i carri della Battaglia dei Fiori. Ci hanno pensato le ragazze, con i loro sorrisi e il pubblico con una partecipazione che, in più di un’occasione, è andata al di là di ogni più rosea aspettativa.