/ Altre notizie

Altre notizie | 24 settembre 2012, 16:50

I fotografi Nathalie e Alain Antognelli tornati a Monaco dalla Groenlandia: la loro testimonianza

16 mesi in Groenlandia, 50 i villaggi visitati fino a raggiugere Savissivik. La coppia di monegaschi ci racconta di questo mondo, oggi fragile come cristallo

Traversata della Baia di Melville - Copyright N. A. Antognelli

Traversata della Baia di Melville - Copyright N. A. Antognelli

Pochi giorni fa arrivava la notizia di quello che da molti è stato chiamato "il record negativo per la calotta artica" e che ha scosso gli ambientalisti di tutto il mondo: continua senza sosta lo scioglimento dei ghiacci artici marini ed un picco è stato sfiorato a metà mese arrivando ai minimi storci. L'estensione del ghiaccio marino sarebbe sceso a 3,41 milioni di KM2. Un dato che è stato ricordato oggi anche dal direttore dell'Istituto Oceanografico, Robert Calcagno.

Ma di Artico però non si smette mai di parlare nel Principato di Monaco e nel suo Temple de la Mer, che questa mattina ha accolto i due conosciuti fotografi monegaschi Nathalie e Alain Antognelli, che hanno illustrato alla stampa la loro ultima spedizione in Groenladia, terzo viaggio per loro tra i ghiacci artici e minuziosamente immortalato in migliaia di immagini, destinate a tradursi in mostre, libri e documentari.

I cambiamenti climatici e l'intervento pericoloso dell'uomo primo tema affrontato e ispiratore per la coppia, ad avventurarsi nel viaggio lungo 16 mesi. 50 i villaggi della Groenlandia che li ha accolti, da sud a nord, tra cui la più isolata del mondo Savissivik (scoperta da Ross e dalla marina britannica solo nel 1818): tutto per mettere in luce "quello che sta rischiando di sparire".

- Ormai anche in questa zona si cerca il petrolio. E le petroliere sono in particolare a a Kapiork sul passaggio dell'harval, c'è solo da immaginare un disastro ambientale in questa zona, cosa comportrebbe - sottoliena Nathalie mentre spiega che il passaggio di navi ed elicotteri fa ampiamente 'il resto', compromettendo inesorabilmente la fauna locale.

Un viaggio per Nathalie e Alain Antognelli, nell'esperienza umana: quella che ha segnato di più la coppia e che l'ha portata a ribattezzare questa spedizione "all'ascolto del popolo della Groenlandia". Un popolo abiutato a vivere nel bianco ghiaccio, da 0 a meno 39 gradi e che festeggia il sole, quando c'è, per pochi mesi all'anno, con un'estate che sfiora i +15 gradi. La loro pesca artigianale, la caccia, il vivere l'essenzialità del quotidiano, nel condividere tutto, tra case e famiglie diverse. La coppia si è immersa in questa vista autentica - Spesso i negozi sono vuoti, ma le priorità cambiano, ci si divide tutto, ci si aiuta e nessuno si sente abbandonato a sè stesso perchè sono abituati a donare -

Alla scoperta dei lati meno conosciuti: dalla religione ortodossa, alle degustazioni di caccia (carne che viene consumata dopo la caccia alle 7.00 del mattino e da tutte le famiglie assieme) ed i giovani groenlandesi, forse non così lontani e diversi: anch'essi dietro i loro computer usano facebook.

Un messaggio che non è scontato ce lo spiega Alain: - Si parla di crisi, di crescita economica. Le società si affannano a cercare soluzioni, corriamo sempre ma non diamo forse troppa importanza al materialismo, dimenticandoci della dimesione umana? Perchè alla fine, l'essenziale è il contatto umano, le visite, gli scambi costanti. E' quello che abbiamo visto: un mondo diametralmente opposto. E se in questa vita frenetica rallentassimo un po'?

www.phototeam-nature.com  http://phototeam-nature.blogspot.fr

Sara Contestabile

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium