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Altre notizie | 07 settembre 2017, 07:00

Temperatura, siccità, incendi: una “calda” estate

Praticamente da quanto è stato aperto il Service Climatologie di Météo France a Nizza, 65 anni fa, questa è stata l’estate con minori precipitazioni in assoluto

Temperatura, siccità, incendi: una “calda” estate

L’estate dei record, quella che sta vivendo il suo epilogo in questo settembre dal cielo sereno: non solo per il ritorno dei turisti in Costa Azzurra, ma anche per le temperature record che sono state toccate e per il livello di siccità raggiunto a causa di carenza delle piogge.

Non piove, in modo che si possa definire “serio”, a Nizza e nel Dipartimento delle Alpi Marittime dal 6 maggio, al punto che il totale delle precipitazioni registrate tra giugno e agosto ha raggiunto a malapena i 3,9 millimetri. Praticamente da quanto è stato aperto il Service Climatologie au bureau Météo France de Nice, cioè 65 anni fa, questa è stata l’estate con minori precipitazioni in assoluto.

Ed anche la terza estate in assoluto per le temperature registrate.

Il record lo ha battuto Puget-Théniers, nell’arrière pays, con 41,5 gradi registrati il 5 agosto. Ma non è che altrove si sia scherzato: a Pégomas 38,6 °C il 25 giugno, a Cannes 37,3°C lo stesso giorno. Il 6 agosto a 38,7 °C à Lantosque e 40,1°C il giorno successivo, mentre a 39,2 °C si è fermata la colonnina di mercurio a Mandelieu sempre il 6 agosto.

Nizza si è distinta per i 25° rilevati la notte del 18 giugno.

Il calo di precipitazioni, rilevato nei primi otto mesi dell’anno, indica un calo che varia, da zona a zona, dal 30 al 40 per cento. Misure che fanno temere per l’approvvigionamento idrico ed anche per lo stato dell’ambiente, oltre che per la crisi che si sta manifestando nel mondo agricolo sulle montagne dell’entroterra.

Non sono pochi i pastori che, per assenza di foraggi, hanno dovuto fare anzi tempo rientro in pianura o addirittura hanno dovuto vendere i proprio animali.

Un recente provvedimento (che inseriamo al fondo di questo articolo) del Ministero dell’Interno francese datato 25 luglio 2017 riconosce lo stato di catastrofe naturale dovuto alla siccità, con riferimento peraltro al 2016, e comprende tre soli comuni del Dipartimento delle Alpi Marittime (Cagnes, La Gaude e Gourdon).

Non è difficile immaginare che il prossimo provvedimento, relativo al 2017, sarà ben più folto per quanto riguarda le località del Sud Est francese.

Oltre alla siccità, poi, anche gli incendi. Un 2017 che, sotto questo profilo, ha creato non pochi problemi.

Beppe Tassone

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