Il Porto si rivela una vera e propria bestia nera per il Monaco.
Nel 2004 negò la vittoria della Champions alla squadra del Principato nella finalissima, poi le due squadre non si erano più incontrate. Tredici anni dopo, sempre con uno 0 a 3, i lusitani espugnano lo stadio del Monaco: risultato netto quando difficilmente discutibile.
La sconfitta, per i monegaschi, è senza grosse scusanti. Nulla di compromesso, ancora, nel girone “G” di Champions, anche se la vittoria del Besiktas per 2 a 0 in casa contro il Leipzig indica chiaramente quale squadra sia la mattatrice del girone.
Il Porto, del resto, non va sottovalutato: partecipa per la ventiduesima volta alla fase a gironi della Champions esattamente come il Real Madrid e il Barcellona.
L’incontro col Monaco è stato risolto da due reti di Aboubakar, una vecchia conoscenza per il calcio francese ed una di Layun. Il Monaco non ha fatto nulla per fare proprio l’incontro, a corto di idee, non ha mai avuto in mano il bandolo della gara: una squadra trasformata, in peggio, rispetto a quella che in campionato sta inseguendo, ad un solo punto, il Paris Saint Germain.
Ora la terza giornata, l’ultima del girone di andata, diventa estremamente seria per il Monaco che riceverà il Besiktas, martedì 17 ottobre, mentre il Porto viaggerà fino a Lipsia. Diventa imperativo per i monegaschi fare proprio l’incontro contro i turchi, così da affrontare il girone di ritorno (due gare esterne ed una sola in casa contro il Leipzig) senza patemi d’animo. Anche perché il calendario prevede, nella prima gara di ritorno, il 1° novembre, Besiktas – Monaco.
Nell’altro incontro di Champions che vede impegnata una francese, tocca ora al Paris Saint Germain affrontare in casa il Bayern di Monaco: due squadre che nel primo incontro hanno avuto ragione, a suon di goal, degli avversari.
Beppe Tassone