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Eventi | 15 agosto 2020, 18:00

Domani, come tutte le domeniche, rappresentazione teatrale de "lou canoun de Miejour"

L’ingresso alla Colline du Château de Nice e, in particolare, alla Terrasse Nietzsche sono liberi e gratuiti: è vivamente consigliato l’uso della mascherina

Domani, come tutte le domeniche, rappresentazione teatrale de "lou canoun de Miejour"

Tutte le domeniche, fino al 27 settembre 2020, alle 11,45 una ricostruzione teatrale rievoca il tradizionale sparo del cannone a Nizza.

Una consuetudine che “segna” il mezzogiorno della città (fatta eccezione per il 14 luglio e il 1° aprile)

L’ingresso alla Colline du Château de Nice e, in particolare, alla Terrasse Nietzsche sono liberi e gratuiti: è vivamente consigliato l’uso della mascherina.

La rievocazione è una Production Théâtre d'Aether & Azur Fêtes in partenariato con l'association la Semeuse e la partecipazione di Rowena Cociuban, Frédéric Rey & Philippe Arnello.

La domenica, dunque, con i costumi dell’epoca, si rievocherà il primo sparo di cannone dalla Collina avvenuto nel 1861 quando un  gentiluomo inglese, Thomas Coventry, persuase il comune di Nizza a sparare un cannone dalla Collina del Castello per annunciare che era mezzogiorno.

Alcuni sostengono che questo signore volesse ricordare alla sua futura moglie, molto loquace, che era l'ora di pranzo e che doveva tornare a casa dalla sua passeggiata mattutina lungo la Baia degli Angeli.
Una palla di color rosso fu issata su un palo, sul tetto dell'Hotel Chauvain, dove la coppia risiedeva, dando istruzione all’artificiere di sparare il colpo di cannone nel momento esatto nel quale la palla cadeva.

Nel 1867 Thomas Conventry donò le sue attrezzature alla città di Nizza e, il 19 novembre 1875, un decreto municipale istituì "lou canoun de Miejour".
Dal 1881 gli artificieri si basarono, per lo sparo,  sull'orologio della torre di Saint-François, quindi su quello della radio, a partire dal dopoguerra. Il pezzo di artiglieria fu sostituito più volte e il luogo dello sparo venne anche spostato.

Dal 1886, ad essere sparato è un fuoco d’artificio chiamato “marron d’air”.  Progressivamente le tecniche sono mutate, ma la tradizione resiste dal 21 dicembre 1863: ora, fino al 27 settembre, sarà anche teatralizzata e…gratuita.

Beppe Tassone

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