/ Eventi

Eventi | 14 dicembre 2021, 16:30

'Stare bene tour': la musica di Andrea Giraudo nelle due serate cuneesi ha risvegliato 'le coscienze sopite della gente'

Intervista ad Andrea Giraudo, il bluesman cuneese dal cuore Granata: 'Il piacere di tornare a fare musica dal vivo è stato impagabile'

'Stare bene tour': la musica di Andrea Giraudo nelle due serate cuneesi ha risvegliato 'le coscienze sopite della gente'

Andrea Giraudo ha appena concluso due serate importanti del suo 'Stare bene tour' che lo hanno visto potagonista il 4 dicembre a Bra al Teatro del Poi e l’11 dicembre al Teatro Borelli di Boves accompagnato alle percussioni da Fabrizio Casciola. Andrea è un artista difficilmente catalogabile, infatti, è un bluesman, ma anche un pianista di razza, un compositore e un cantautore. La sua musica ha groove, un'impronta soul, ma i suoi brani si inseriscono perfettamente nella grande tradizione italiana, come quella ad esempio di Conte, Battisti e Jannacci.

In queste due serate ci ha regalato grandi emozioni e come qualcuno ha postato sui social: “con la sua musica ha risvegliato le coscienze della gente, sopite da due anni di emergenza sanitaria”.

Lo abbiamo incontrato per farci raccontare come abbia vissuto l'emozione di tornare ad esibirsi dal vivo.

Molti ti definiscono il bluesman del cuneese, il frontman dall'impronta soul, ma tu come ti definiresti?

“ Mi definirei un compositore di “pancia”, istintivo non costruito, ma assolutamente di cuore. Per me la musica è un modo di leggere il mondo e come se avessi un organo interno deputato alla musica che in qualche modo interagisce e vibra il più delle volte in maniera passiva, nel senso che viene attivato da altra musica. Altre volte invece vibra in maniera attiva cioè ne produce, in un compendio di tutti i sensi”.

Sei soddisfatto delle due serate e cosa ha significato poter suonare di nuovo dal vivo, ma con le restrizioni che tutti conosciamo?

Ovviamente sono molto pignolo con me stesso come la maggior parte dei musicisti, e per me di sicuro, tornare sui palchi è stata un’occasione per ritrovare me stesso all’ennesima potenza. Ho pagato all'inizio un po' di emozione ed è stato come sentirsi quando arriva il Natale e poi quando è passato, chiedersi: ma è già finito? Le ore di spettaolo infatti, sono volate velocemente. Il piacere di tornare a fare musica dal vivo è stato impagabile. Il palco a noi artisti ci rigenera e l'emozione del pubblico ci dà una botta di energia e adrenalina uniche e insostituibili. Vivere questo periodo di emergenza sanitaria ci ha privato di molte cose, e penso che tutti l'abbiamo vissuto come una violenza, perché ci sono venute a mancare tante ragioni di vita importanti e una di queste è l'emozionarsi davanti alla musica dal vivo. Però non mi sento di dover accollare tutte le colpe all'emergenza Covid ed alle restrizioni, anche perché prima di questo inconsueto periodo, le difficoltà erano del tutto tangibili e soprattutto erano dovute ad altri fattori. Nonostante tutto, mi ritengo soddisfatto e confido in una veloce ripartenza”.

Qualcuno sui social ha scritto che la tua musica ha la capacità di risvegliare le coscienze sopite della gente dopo due anni di emergenza sanitaria. Cosa ne pensi?

La musica quando è onesta, nel senso che nasce in maniera spontanea, consente a chi la ascolta di viverla intensamente in uno scambio continuo di emozioni tra pubblico e palcoscenico. Ma anche al di fuori di un concerto, una canzone presa e ascoltata in un qualsiasi momento della giornata, può assumere diversi significati e coinvolgere emotivamente in maniera significativa”.

Di recente è un uscito un tuo nuovo brano sulla squadra del Toro, vorresti parlarci del tuo amore Granata?

Un cuore solo” è un inno dedicato al Torino Football Club, leggenda del calcio italiano. Si tratta di un amore sofferto che porta in sé una dose di tristezza e di dolore, perché chi tifa Toro è condannato a non stare mai sereno. L'amore Granata per me è una questione genetica perché già mia mamma mi raccontava quando ero bambino degli allenamenti degli 'invincibili' che andava ad assistere da piccola insieme a suo padre e delle grandi emozioni vissute. Sono un tifoso emotivo che apprezza i valori che incarna il Toro ed ho voluto fare questa canzone pensando ai bambini e dedicarla a loro. Con la dovuta programmazione questa squadra potrebbe tornare ad essere una favola che appassiona i bambini. Mi piacerebbe che i bambini tifosi cantassero il mio ritornello: “Gridiamo insieme, un cuore solo forza Toro”. In questo brano, armonia e fede calcistica si incontrano anche nel video attraverso la passione vissuta nello sguardo dei giovani protagonisti, una passione che auspichiamo possa smuovere il popolo granata”.

Progetti futuri?

Gli effetti della crisi sicuramente non arresteranno la voglia di continuare a fare musica e la vita continuerà a scorrere com' è ha sempre fatto. Al momento ci sono alcune idee interessanti che “bollono in pentola” però è prematuro accennarle. Invece, mi piacerebbe entro fine anno tornare un po' in studio e creare nuove canzoni. Inoltre, non mi dispiacerebbe poter ripetere l'esperienza di Bra e Boves auspicando che le istituzioni consentano di esibirsi nuovamente nei teatri, che rappresentano per me il luogo ideale dove esprimere la mia musica a diretto contatto con il pubblico. Sarebbe bello che si replicasse l'ospitalità che ho potuto constatare in questi due teatri nei tantissimi teatri e sale che sono il nostro patrimonio artistico e culturale e che gioverebbero di una programmazione più ricca. Penso che sia anche il desiderio di molte persone amanti della musica poter assistere nuovamente dal vivo gli artisti preferiti. Ciò rappresenterebbe un buon inizio per tornare a vivere. Il problema è che l'uomo ha la capacità di abituarsi e direi quasi di arrendersi alle varie situazioni di emergenza ed ho timore che tornare alle sane abitudini potrebbe rappresentare un ostacolo difficile da superare. Confido comunque nella forza prorompente della musica”.

Maurizio Losorgio

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium