/ Altre notizie

Altre notizie | 26 ottobre 2015, 10:00

Aumento delle corse e revisione della Convenzione del 1970: passa da qui la vera salvezza della Cuneo-Nizza

Se ne è parlato a Limone Piemonte. I lavori di messa in sicurezza dureranno due anni, a gennaio ci saranno i treni della neve

Aumento delle corse e revisione della Convenzione del 1970: passa da qui la vera salvezza della Cuneo-Nizza

Sabato mattina a Limone Piemonte si è parlato della linea ferroviaria della Val Roja e della sua vocazione europea, alla presenza dei rappresentanti dei territori interessati. C'erano infatti l’assessore regionale ai trasporti e al turismo della Liguria Giovanni Berrino insieme all’assessore della Regione Piemonte Francesco Balocco e all’omologo della Regione Paca Jean-Yves Petit.

Presente anche Ugo Sturlese per il Comitato in difesa delle Ferrovie Locali, oltre a Sergio Scibilia, presidente dell'Associazione Giuseppe Biancheri.

Tanti gli argomenti di discussione, ma due i punti fondamentali: la linea, grazie anche alla mobilitazione del Comitato e delle migliaia di firme raccolte a sostegno del salvataggio della linea ferroviaria, è ancora in vita.

Il Governo Italiano ha stanziato 29milioni di euro per la messa in sicurezza della linea, 20 sono stati stanziati da parte francese (9 dal Governo, 9 dalla Regione PACA e 2 dalle ferrovie d'Oltralpe): i lavori, già parzialmente avviati, dureranno un paio di anni e consentiranno, forse già dal 2016, di eliminare alcune cause dei rallentamenti che oggi costringono i convoglio a viaggiare a 40 km/orari.

Tra gli altri lavori previsti, l’installazione del doppio sistema di sicurezza per permettere ai treni francesi di arrivare fino a Limone, eliminando i 4 cambi attuali per arrivare a Torino, con tempi di percorrenza biblici.

Da qui si potrebbe pensare all'aumento delle corse, che oggi è limitato a due coppie di treni. E' su questo che maggiormente sta puntando i piedi il Comitato delle Ferrovie: "E' necessario aumentare i convogli, la situazione attuale non è sostenibile a lungo". Scibilia evidenzia che proprio la rimozione del limite dei 40 km orari potrebbe portare a questo: "Paradossalmente far viaggiare i treni a velocità così basse fa aumentare i costi"- dice.

Un'altra cosa su cui mettere mano con urgenza è la Convenzione del 1970. "Solleciteremo i parlamentari, anche europei, su questo tema. La Commissione istituita due anni fa per ora non si è mai incontrata, rendendo di fatto questa linea figlia di nessuno" - spiega ancora Sturlese. La cosa è stata ribadita anche dal sindaco di Tende, che ha detto: “C'è bisogno di una spinta da parte degli enti locali affinché la commissione intergovernativa competente in materia si riunisca per definire un nuovo accordo che suddivida equamente i compiti di gestione e manutenzione della tratta”.

La linea ferroviaria potrebbe essere "sfruttata anche durante i lavori del raddoppio del tunnel di Tenda, con un servizio navetta per le auto, caricabili direttamente sui treni. Insomma, tante le proposte emerse dal tavolo di stamattina. Con la certezza che la linea ferroviaria per ora è stata salvata, che ci sono 49 milioni di euro a disposizione sui corca 100 necessari per la totale messa in sicurezza della linea ferroviaria.

Gianni Berrino ha evidenziato la rilevanza della collaborazione tra le tre regioni, non solo per la sopravvivenza della linea, quanto per il suo potenziamento. “Sono preoccupato per l'isolamento stradale che si prospetta per le province di Imperia e Savona nei prossimi anni, soprattutto nell'ottica dei lavori per il raddoppio del Tenda – ha affermato l'assessore ligure -. In questo contesto emerge ancora di più l'importanza di una linea ferroviaria forte ed efficiente che colleghi la Liguria con gli altri territori. Per ottenere dei risultati concreti, però, le realtà territoriali legate da un obiettivo comune devono agire insieme: l'unione fa la forza e contribuisce ad aumentare la credibilità agli occhi dei Governi centrali italiano e francese, i quali auspico che dichiarino la Cuneo-Nizza di interesse internazionale”.

Balocco, dal canto suo, ha dichiarato: “I lavori sulla tratta transalpina inizieranno nel 2016 e si protrarranno per due anni. La questione più urgente al momento riguarda la possibilità di rendere più efficiente la tratta che, oltre a costituire una valida alternativa al trasporto su gomma, può rappresentare una reale risposta ai disagi che i lavori al Tunnel del Tenda stanno creando”.

L'assessore piemontese ha poi rinnovato l'impegno a riproporre anche per l'imminente stagione invernale i cosiddetti “treni della neve”, speciali convogli dedicati agli sciatori che verranno attivati da gennaio 2016. “Su questo punto è necessario uno sforzo condiviso da parte dei territori – ha aggiunto Balocco -; affinché l'iniziativa abbia una continuità negli anni c'è bisogno di un lavoro condiviso a livello di promozione turistica, per far sì che cresca in maniera significativa il numero di utenti che utilizza il treno per raggiungere le piste da sci”.

Barbara Simonelli

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium