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Altre notizie | 09 gennaio 2017, 17:00

Nel 2017 i parlamentari e i Presidenti di Regione francesi si troveranno di fronte ad un rebus chiamato incompatibilità

Risultato: su 9 deputati , 5 senatori e 1 Presidente di Regione eletti nelle Alpi Marittime, solo quattro non dovranno “tirare la monetina”e decidere a chi dire addio

Nel 2017 i parlamentari e i Presidenti di Regione francesi si troveranno di fronte ad un rebus chiamato incompatibilità

Nel 2017 i parlamentari e i Presidenti di Regione francesi si troveranno di fronte ad un rebus chiamato incompatibilità.

Entra, infatti, in vigore una legge, votata nel 2014, che non consente ad un deputato o a un senatore di ricoprire cariche quali quella di Sindaco, assessore o presidente di una agglomerazione o di Presidente o Vice Presidente regionale.

Risultato: su 9 deputati , 5 senatori e 1 Presidente di Regione eletti nelle Alpi Marittime, solo quattro non dovranno “tirare la monetina”e decidere a chi dire addio.

I “salvi” (soprattutto perché già hanno optato) sono Christian Estrosi, Presidente della Regione PACA, che si è dimesso da deputato e da Sindaco di Nizza, il senatore socialista Marc Daunis, che ha rinunciato alla fascia di  sindaco di Valbonne, il  vice sindaco di Menton Jean Claude Guibal che non si ricandiderà a deputato al Parlamento, e Xavier Beck, sindaco di Cap d'Ail, che rinuncerà alla poltrona di primo cittadino in caso di elezione quale deputato nella prossima primavera.

Gli altri, invece, dovranno optare.

Si tratta di Eric Ciotti che  dovrà decidere se rimanere presidente del Dipartimento delle Alpi Marittime  o continuare a ricoprire la carica di deputato, così come CharlesAnge Ginesy  che dovrà scegliere tra la sua città che è  Péone  Valberg e la funzione parlamentare.

Dominique Estrosi Sassone, Rudy Salles e Marine Brennier dovranno optare tra il posto di assessore e il seggio in Parlamento. 

Infine dovranno fare una scelta anche  i sindaci di Le Cannet Michèle Tabarot, di Villeneuve Loubet Lionnel Luca e di Antibes Jean Leonetti tra la loro città e il Parlamento.

Analoga scelta per  il vice sindaco di Cagnes , Luigi Negro  e per Bernard Brochand tra la presidenza della Comunità di agglomerazione del Pays de Lérins e lo scranno parlamentare.

Al di là di tutto…si libereranno un bel po’ di poltrone!

Sempre che…

Infatti si mormora che siano in atto grandi manovre per far slittare al 2020 l’applicazione della legge.

In questo caso ci sarebbe qualche anno in più per ponderare bene la decisione!

Forse le elezioni di primavera si giocheranno anche su questa ipotesi.

Beppe Tassone

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