La sera della vigilia trascorre lentamente, a Nizza: tanti turisti, tanti operai intenti a lavorare per gli ultimi preparativi prima della giornata del ricordo e della memoria.
Place Massena è il centro attorno al quale ruotano tutte le cerimonie. Il grande palco, la “casetta” con i colori della bandiera nazionale all’interno della quale parleranno il Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, il Sindaco di Nizza Christian Estrosi e Paoline Murris, presidente dell’Associazione Promenade des Anges.
Il grande palco, all’interno della Promenade du Paillon nel quale “provano” i coristi, la filarmonica e il cantante Calogero.
Poi gli operai intenti a blindare i tombini e, poco più in là, sulla Promenade des Anglais i tecnici che provano le luci, gli 86 fari che, alle 22,42, illumineranno il cielo e cercheranno di farsi vedere dalle anime delle persone uccise un anno fa. Questa è Nizza, la sera della vigilia.
Tanti turisti che passeggiano, la Promenade des Anglais, tutta imbandierata, affollata di persone che , per la prima volta dopo tanti mesi, mostra se stessa, il rinnovamento che ha subito, le misure di sicurezza che sono state installate.
Resta il “magone”, nel cuore di chi non può dimenticare, dei nizzardi offesi e feriti, di una Nazione che ogni giorno subisce minacce, di un’umanità che, nonostante tutto, non si è arresa e sta affollando Nizza, la città ferita che ha saputo risorgere.
Beppe Tassone