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Altre notizie | 07 novembre 2017, 18:00

Dalla gente della Valle Roya una lezione di civiltà

Centinaia di abitanti della vallata francese davanti al Tribunale Amministrativo di Nizza chiamato a decidere sull’ordinanza che vieta il transito ai Tir

Amministratori e abitanti della Valle Roya davanti al Tribunale Amministrativo di Nizza

Amministratori e abitanti della Valle Roya davanti al Tribunale Amministrativo di Nizza

Volti di persone, giovani e soprattutto anziane: alcuni nati italiani e ora francesi, tutti della Valle Roya.

Si sentiva parlare in dialetto, davanti al Tribunale Amministrativo di Nizza, mentre all’interno si discuteva sulla legittimità o meno dell’ordinanza con la quale cinque sindaci hanno deciso di vietare ai Tir il passaggio nei loro paesi.

Volti di gente pacifica, nessuno che abbia alzato la voce, nessuno slogan, ma il silenzioso rispetto per il luogo, per il Tribunale, per una istituzione francese chiamata a decidere se altre istituzioni francesi hanno legittimamente o meno emanato un provvedimento che, di fatto, impedisce il transito a dei mezzi su una strada che unisce due Stati.

Interessi legittimi, come quelli di chi, dall’altra parte della barricata, si oppone per difendere uno spicchio importante del proprio lavoro.

In mezzo tanti avvocati, dei giudici e una sentenza che si conoscerà fra una decina di giorni. Ma in questo momento quello che merita sottolineare, in un’epoca nella quale si urla, si grida, si fa, come dicono a Nizza, “du cinema” a ogni piè sospinto, è la composta presenza di qualche centinaio di persone, giunte con bus e auto dalle Valle Roya davanti al Tribunale Amministrativo.

Assieme ai loro sindaci, ad un parlamentare e ad una consigliere regionale, con la compostezza della gente di montagna. Quando li si interroga su cosa si aspettino, nessun frase forte, nessuna minaccia di blocchi, solo il rispetto verso un’istituzione.

Questo, al di là della sentenza che fra qualche giorno conosceremo, merita di essere sottolineato.

Perché di questa giornata davanti al Tribunale Amministrativo è il dato più importante che è emerso: tanta gente, ma un rispetto assoluto per le istituzioni.

Come è distante quell’altro mondo fatto di urla, parolacce, minacce. Qui si respirava solo l’aria pulita della montagna, forse anche grazie al debole vento di mare che giungeva in alto, fino al Tribunale per raggiungere il quale occorre salire una ripida scalinata in mezzo a tante piante, a tanto verde e a un giardino con molte panchine.

Di fronte la Baia degli Angeli e alle spalle le montagne…quelle montagne!

Beppe Tassone

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