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Altre notizie | 02 dicembre 2017, 19:00

Davide vince la sua battaglia contro Golia: Frédéric Roy avrà il “suo” croissant tradition

Nascerà, per ora solo in Francia, il croissant tradition, solo burro, lievito bio, farina di prima qualità e marmellata anch’essa bio, senza altri ingredienti, senza conservanti, senza prodotti industriali

Frédéric Roy presenta il suo croissant tradition nella Boulangerie du Capitol in Rue de France a Nizza

Frédéric Roy presenta il suo croissant tradition nella Boulangerie du Capitol in Rue de France a Nizza

Succede, non troppo spesso, a dire il vero, che Davide riesca ad imporsi su Golia, che le ragioni dei più piccini riescano a prevalere di fronte allo strapotere di chi ha alle proprie spalle tutto: peso economico, politico, disponibilità finanziarie, grande distribuzione e capacità di trasmettere messaggi con estrema facilità.

Succede, in una fredda giornata che anticipa l’inverno, che “Davide”, al secolo Frédéric Roy, di professione panettiere, per vocazione difensore delle buone ricette legate alla storia e alla tradizione, voli alla volta di Parigi.

Per farlo ha dovuto chiudere per un giorno la sua Boulangerie di Rue de France, a Nizza, perché a lavorare sono lui e la moglie Katia e i prodotti che vendono li crea lui, nel suo laboratorio, alzandosi tutte le mattine all’ora nella quale molti, che girovagano per la città, vanno a dormire.

Dunque “Davide Frédéric è volato a Parigi ed è andato al Ministère de l’Économie, dove aveva un appuntamento per presentare, formalmente, la sua richiesta di creazione di un marchio che riconosca ufficialmente il  croissant  tradition, solo burro, lievito bio, farina di prima qualità e marmellata anch’essa bio, senza altri ingredienti, senza conservanti, senza prodotti industriali.

A Parigi, a riceverlo  Bruno Geeraert assieme con alcuni funzionari della  Direction générale de la concurrence, de la consommation et de la répression des fraudes (DGCCRF): lo hanno ascoltato con attenzione, gentili, disponibili. Poi la risposta: occorrerà presentare un’istanza in Europa, i tempi sono lunghi, 3 o 4 anni, ma alla fine ce la faremo…

Frédéric Roy in quel momento deve aver pensato a Davide (il vostro cronista glielo aveva suggerito qualche giorno fa) e deve aver toccato con la mano, in tasca, la fionda che sicuramente si era portato nonostante i controlli aeroportuali, e allora è sbottato:”Ma una soluzione ci dovrà pure essere, suggeritemela voi”…

E per incanto la soluzione è stata proposta, quella di creare un  “label France” che riconosca il croissant  tradition: intanto in Europa il dossier andrà avanti, ma in Francia il marchio verrà creato ed anche il protocollo per potersene fregiare.

Ora “Davide” Frédéric Roy dovrà confrontarsi con la Fédération des boulangers per impostare il dossier per il riconoscimento, nella sola Francia, del “suo” croissant  tradition.

Chissà come reagirà Golia, colpito dal piccolo Frédéric in una fredda giornata autunnale.

Poi Davide” Frédéric Roy ha ripreso l’aereo per tornare a Nizza: la città si stava preparando all’inaugurazione delle luminarie natalizie, ma lui “brillava” come una lampadina.

In aereo aveva schiacciato un pisolino e sognato il croissant  tradition che lievitava nel suo laboratorio, in Rue de France, poco distante dalla Promenade des Anglais e dalle sue luci natalizie.

Beppe Tassone

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