Per nove mesi i poliziotti municipale di Nizza e gli addetti alla sicurezza, senza alcuna distinzione, si recheranno in palestra per imparare i segreti e le regole del karatè mix.
Due ore la settimana di colpi, di mosse, di segreti nella difesa: il karatè mix è una disciplina che “sintetizza” diverse arti marziali: dal judo al karatè, dal pugilato alla lotta. Un corso di autodifesa che è anche un supporto psicologico all’attività, sempre più difficile e stressante, cui sono sottoposti gli agenti di polizia.
Dai loro racconti trapelano atteggiamenti aggressivi nei loro confronti, gesti di scherno, resistenze da parte delle persone che fermano anche solo per un controllo: alle arti marziali viene affidare il compito di fornire un supporto, di ovviare alle reazioni inconsulte, a consentire di raggiungere un equilibrio psichico ed una consapevolezza di sapersi difendere che sono necessari per svolgere al meglio una professione difficile ed anche pericolosa.
Questa la ragione che ha indotto il brigadier-chef principal Mickaël Sesé, cintura nera di karate, a proporre l’organizzazione di corsi di karatè mix, obbligatori per tutto il personale. Proprio per far scendere il livello di tensione ed aiutare gli agenti ad affrontare con consapevolezza e serenità le problematiche di tutti i giorni.
Nizza svolge il ruolo di apripista in Europa a questi corsi di auto difesa che, in Cina, Giappone e Corea sono organizzati da tempo, dicono, con ottimi risultati.