Ci vorrà del tempo, ma ora sono in molti a scommetterci: la cucina nizzarda, anzi la couhina nissarda, è sulla buona strada per essere riconosciuta dall’Unesco quale patrimonio dell’umanità.
Caratterizzata dalla sua varietà e da prodotti tipici, provenienti tutti dal territorio, la cucina nizzarda è la sola, in Francia, a proporre piatti tipici per un pranzo intero. Dall’antipasto al dessert, le proposte sono più che varie e gustose: pissaladière, pan-bagnat, beignets de fleurs de courgettes, soupe au pistou, gnocchis, ratatouille, bagna cauda, omelette de poutine, tourte de blettes e panisses au sucre.
La commissione francese, deputata a verificare le candidature ha dato il suo primo via libero all’Association Cuisine niçoise, patrimoine de l’humanité, creata lo scorso dicembre con la finalità di valorizzare, difendere e far conoscere in tutto il mondo la ricchezza e la varietà della couhina nissarda.
Prossimo appuntamento il 31 maggio all’Ufficio del Turismo di Nizza quando verrà presentato un libro con 200 ricette nizzarde. La strada verso il riconoscimento da parte dell’Unesco sta per compiere un altro passo.
Beppe Tassone