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Altre notizie | 16 ottobre 2018, 08:00

Taxe foncière: quanto mi costi?

Lievita a Nizza e nella Métropole la taxe foncière: proteste e corsa ai rimedi. Il prossimo anno verrà abbassata

Nizza, collina delle Baumettes

Nizza, collina delle Baumettes

In questi giorni, in tutte le case, sono giunti gli avvisi di pagamento della Taxe Foncière e la stangata a Nizza e nel territorio metropolitano, annunciata in primavera, si è puntualmente concretizzata.

L’esordio della quota destinata alla Métropole, pari al 6,4% e la rivalutazione del valore degli immobili, si sono fatti sentire ed hanno creato un mix che ha fatto lievitare l’aumento della tassa rispetto allo scorso anno.

I conti, che ogni proprietario non ha avuto difficoltà a verificare semplicemente confrontando le cartelle,  li ha fatti l’opposizione in Consiglio Municipale a Nizza in sede di discussione della politica di bilancio per il prossimo anno.

Se si prende come base il 2008, la taxe foncière, nel quartiere “borghese” di Nizza dei Musiciens, ad altissima presenza francese, è stato del 67%, nel rione popolare della Route de Turin del 52%.

Aumenti dovuti non solo alla sovrapposizione di realtà amministrative (Dipartimento e Città Metropolitana), ma anche alle competenze sempre più evidenti che quest’ultima sta svolgendo nella vita e nell’amministrazione dei 49 comuni che aderiscono all’agglomerazione urbana.

Aumenti eccessivi, in ogni caso, che hanno suscitato  più di una protesta. Così il Consiglio Municipale di Nizza è corso ai ripari abbassando la quota “cittadina” della taxe foncière del 2,12% nel 2019 e del 2% nel 2020. Una boccata di ossigeno certamente, ma il saldo rimane sempre negativo: l’aumento della quota metropolitana è stato infatti del 6,4% e la differenza a carico dei proprietari è così del 2,28%.

Non a caso città e Métropole nell’annunciare la riduzione hanno ricordato la crescita delle competenze a loro carico: sicurezza, ambiente, ecologia, trasporti, coesione sociale.

Come a dire: città e Métropole stanno compiendo uno sforzo per rendere sempre più vivibile il territorio, ma non lo si può fare senza mettere mano al portafoglio.

Con una seconda affermazione: questo sforzo sta  rivalutando il valore degli immobili ed anche di questo occorre tenere conto.

Intanto, però, pagate, anzi (con le nuove normative) delegate la banca a farlo…

Beppe Tassone

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