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Business | 12 agosto 2020, 08:00

Affitti turistici, a Nizza è guerra ai “furbetti”

Su circa 15 mila alloggi che si valuta vengano affittati attraverso la locazione informatica, circa 6 mila già sono stati censiti, passati al setaccio, molti con multe e provvedimenti a carico dei proprietari

Scorcio di Nizza

Scorcio di Nizza

In Allée Philippe-Seguin, a Nizza, alle spalle della Gare du Sud una squadra è al lavoro ogni giorno per smascherare i “furbettidegli affitti turistici non in regola con il regolamento, molto stringente e preciso, che la città si è data.

Un lavoro che si basa sulla ricerca attraverso internet, per scovare gli alloggi che vengono affittati col sistema Airbnb e che poi si sposta sul territorio.

Vengono anche prese in esame le segnalazioni, ogni giorno più numerose, che provengono dagli amministratori condominiali o dai vicini che non ne possono più del fracasso o del grande numero di persone che frequentano alloggi in affitto mettendo a repentaglio la tranquillità ed anche la manutenzione dei condomini.

A partire dagli ascensori che sono i primi a soffrire per un aumento a dismisura del lavoro e il continuo trasporto di bagagli, borsoni e valigie.

Risultato, su circa 15 mila alloggi che si valuta vengano affittati attraverso la locazione informatica, circa 6 mila già sono stati censiti, passati al setaccio, molti con multe e provvedimenti a carico dei proprietari.

In alcuni casi è anche stato annullato il provvedimento di cambio di destinazione dell’alloggio o il fatto che lo stesso non fosse destinabile ad affitti stagionali, con sanzioni che possono anche diventare penali.

La squadra del bureau de la Maison de l’Habitant svolge vere e proprie indagini, suona al campanello di casa, intervista gli ignari affittuari, s’informa sull’agenzia e sul metodo di pagamento e parla con i vicini.

Poi stende un verbale e lo invia al proprietario dell’appartamento con la contestazione di tutti gli addebiti, imposta di soggiorno e tasse comprese e…i dolori cominciano.

Due misure hanno fatto chiarezza nel settore degli affitti stagionali che, spesso, di stagionale hanno proprio nulla.

Queste le due misure adottate dal comune di Nizza per contenere il numero degli affitti stagionali.

  •  “Cambio di destinazione”, obbligatorio per chi si affida a società per la gestione del proprio alloggio o se opta per il “fai da te” quando si superano i 120 giorni di occupazione dell’alloggio ogni anno o il tetto di 23 mila euro di resa. È concessa una sola destinazione per ogni appartamento: chi sceglie l’affitto stagionale, dunque, poi non può destinare l’alloggio ad altri usi.
  • Pôle protection des logements” affidato alla polizia municipale e ad altri servizi che si occupa non solo dei cambi di destinazione d’uso, ma anche della verifica del superamento del tetto dei 120 giorni e del corretto rapporto con la pubblica amministrazione.

Le sanzioni sono draconiane: multe fino a 50 mila euro oltre alla segnalazione alla Procura delle Repubblica, il che comporta ulteriori spese oltre ad un certo quantitativo di grane.



Beppe Tassone

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