/ Altre notizie

Altre notizie | 29 dicembre 2020, 08:44

Storia: Riorganizzazione del Principato di Monaco dal 1819 al 1821

La calma veniva riportata dalle truppe sarde.

Storia: Riorganizzazione del Principato di Monaco dal 1819 al 1821

Appena salito al trono Onorato V di Monaco nominò un Governatore Generale, un piccolo Consiglio di Stato, un Intendente Generale, un Comandante della Marina, un Tesoreria Generale e, per Monaco, tre Consoli; Mentone ebbe un Governatore e quattro Consoli, Roccabruna un Castellano e due Consoli.

Sul piano economico, per riequilibrare le fonti dell'erario e ridar vita ad un paese impoverito e di poche risorse, il Principe ricorse a sistemi che, per essere stati adottati senza una preventiva propaganda persuasiva e su un territorio troppo piccolo, suscitarono l'irritazione della popolazione, alla quale simili misure parvero più di ispirazione reazionaria e feudale che democratica. Nel gennaio del 1820, in Liguria e nei territori limitrofi della Contea di Nizza e di Monaco, si registrarono sei giorni di gelo.

L'11 ottobre dello stesso anno, papa Pio VII nominava vescovo di Ventimiglia Felice Levrieri, già parroco della chiesa di San Marco in Genova. Quando prese possesso della diocesi intemelia, il 4 febbraio 1821, il Levrieri ampliò ed abbelli' l'epiacopio, anche se rifiutò di acquisire come cattedrale Oneglia ed il suo distretto. Nel giugno precedente i fedeli di Camporosso si erano recati in pellegrinaggio a Laghetto: tra essi era Giovanni Croese, il futuro Padre Santo, che in quel santuario mariano maturò la propria vocazione religiosa. Il desiderio di non dispiacere ai Nizzardi impedì che la Diocesi venisse ripristinata nella sua integrità, come lasciva sperare la bolla pontificia di nomina del nuovo vescovo. Ventimiglia riebbe soltanto le parrocchie di Dolceacqua, Rocchetta, Perinaldo, Apricale, Isolabona, Pigna, Buggio, Seborga, Mentone e Roccabruna.

Anche con la restituzione  di tali parrocchie, la Diocesi restava troppo misera, sicché nel 1831 le vennero aggregate ventisette parrocchie della molto estesa Diocesi di Albenga,  profittando della vacanza di quella sede. La soluzione fu però inopportuna e pericolosa dal momento che la Diocesi comprendeva ora una città più grande del capoluogo, Sanremo,  con la prospettiva di traslocare in questa la sede vescovile vera e propria. Circostanza che avverrà ai giorni nostri.

Il nuovo re sardo Carlo Felice avviava intanto l'apertura di un Collegio, in Ventimiglia, dove si sarebbe ricevuta ogni tipo di istruzione dalle elementari al ginnasio. Giovanni Croese entrava nei conventuali di Sestri Ponente. Il 26 luglio 1821 un nuovo spaventoso movimento tellurico interessò la Liguria. I moti liberali spagnoli e piemontesi provocarono delle manifestazioni a Mentone, dove si reclamava la costituzione. La calma veniva riportata dalle truppe sarde.

Pierluigi Casalino

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium