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Ambiente | 26 maggio 2024, 19:00

Attenzione ai pollini! Il bollettino settimanale delle allergie

La fine di maggio è “rovinata” a quanti soffrono di allergie dai pollini di graminacee. Attenzione anche su quelli del tiglio e dell’olivo

Sentieri della Costa Azzurra: lungo la Vésubie, fotografie di Danilo Radaelli

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Qual é il rischio che corre questa settimana chi soffre di allergie?
Il bollettino emesso dal Réseau National de Surveillance Aérobiologique (R.N.S.A.) che si basa sui siti di rilevazione, sulle segnalazioni dei medici sentinella e sulle previsioni meteo fornisce un’indispensabile informazione.

Questo il testo del bollettino settimanale.
Occorre prepararsi a sentire gli effetti del polline delle graminacee, molto presente nell'aria.

I fiori utilizzati nei bouquet sono spesso entomofili (impollinati da insetti) e non contengono polline allergenico.

Attenzione però a non offrire mazzi di erbe ornamentali, soprattutto se in fiore: chi ha il naso che cola o prurito agli occhi, probabilmente é allergico al polline delle graminacee.

Le erbe, presenti lungo le strade, nei campi e nelle rotatorie, rilasciano il loro polline in grandi quantità. Le specie più allergeniche includono il fleolo, la gramigna, il loietto, il dattilo, la festuca e molti altri.

Il rischio di allergia rimane elevato in tutta la Francia, tranne in alcuni rari dipartimenti del Nord e del Nord-Ovest dove é ad un livello medio.

L’elevato rischio di allergia ai pollini delle graminacee purtroppo continuerà per diverse settimane prima di diminuire verso la fine di giugno.

I recenti acquazzoni hanno fornito una breve tregua lasciando il polline sul terreno, ma questo non durerà. Con il ritorno del bel tempo, le concentrazioni di polline delle graminacee aumenteranno rapidamente.

I pollini di quercia sono ancora presenti nell'aria, ma sono meno allergenici di quelli delle graminacee, con un basso rischio di allergia.

Ad essi si accompagnano i pollini di piantaggine, acetosa e ortica (famiglia delle Urticacee) anch'essi con un basso rischio allergico.

In tutto il Mediterraneo continuano a diffondersi i pollini parietali (urticacee) e di olivo, con un rischio di allergia che varia da basso ad alto.

I pollini di pino, abete e abete rosso, sebbene molto presenti nell'aria, non provocano allergie e possono essere facilmente individuati dalle superfici ingiallite che lasciano.

Nell'aria si vedono volare anche i fiocchi del pioppo bianco. Questi batuffoli, il modo in cui il pioppo disperde i suoi semi, possono dare fastidio con sintomi simili a quelli di un'allergia, ma principalmente a causa di una reazione meccanica irritante ai filamenti soffici dispersi in grandi quantità.

I tigli iniziano a fiorire e possono causare sintomi nelle loro vicinanze. Un consiglio: non stare sotto un tiglio!



Consigli pratici
Chi soffre di allergie può seguire questi consigli pratici per proteggersi meglio dai pollini e limitare la propria esposizione: consultare regolarmente i siti internet specializzati, sciacquare i capelli la sera, aerare l'alloggio prima dell'alba e se possibile dopo il tramonto, evitare di asciugare la biancheria all'aperto, tenere i finestrini dell'auto chiusi per evitare che i pollini entrino nell'abitacolo, indossare una mascherina all'aperto, evitare attività sportive all'aperto che comportino una sovraesposizione ai pollini.

Questa la sintesi del bollettino settimanale emesso dal Réseau national de surveillance aérobiologique per le Alpes-Maritimes:

  • Graminacee – Rischio alto
  • Quercia - Rischio moderato
  • Frassino - Rischio basso
  • Cipresso - Rischio basso
  • Ulivo – Rischio basso
  • Platano – Rischio basso
  • Parietaria – Rischio basso



Beppe Tassone

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