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Altre notizie | 23 giugno 2025, 20:35

La leggenda dell’acqua di San Giovanni: ecco come e quando prepararla

Un antico rituale legato al solstizio d’estate, che porterà amore, fortuna e salute

Acqua di san Giovanni preparata con erbe e fiori

Acqua di san Giovanni preparata con erbe e fiori

Per festeggiare San Giovanni Battista non scordate di preparare l’acqua di san Giovanni, che secondo la leggenda possiede virtù curative e protettrici.

Rifacendosi ad antiche credenze, la notte tra il 23 e il 24 giugno è una notte magica dove l’impossibile diventa possibile e accadono meraviglie. Così proprio come anche William Shakespeare ci racconta in “Sogno d’una notte di mezza estate”. La notte dove il mondo delle fate e della natura s’intreccia con il mondo umano.

L’antico rito è legato al solstizio d’estate: nel giorno più lungo dell’anno la natura giunge al massimo splendore ma, nonostante la forte rinascita, bisogna prestare attenzione agli eventi sfortunati come siccità, forti temporali o malattie delle piante, che rovinerebbero i raccolti. Per evitare queste situazioni nefaste si fanno falò propiziatori, che rappresentano il sole e si prepara appunto l’acqua di san Giovanni per raccogliere la “rugiada degli dei”, che simboleggia la Luna.

Per realizzare il proverbiale elisir bisogna raccogliere una misticanza di erbe e fiori spontanei come iperico (detto anche erba di san Giovanni), lavanda, artemisia e malva, fiori e foglie di menta, rosmarino e salvia. Si possono trovare e raccogliere anche i fiordalisi, i papaveri, le rose o la camomilla, in base alle fioriture presenti nel proprio territorio.

Si raccomanda di rispettare la natura durante la raccolta delle erbe, di non raccogliere quantità eccessive di esemplari e di non estirpare le piante alla radice. Dopo il tramonto le erbe raccolte durante il 23 giugno vanno messe in acqua e si lasciano all’aperto per tutta la notte, così che possano assorbire la rugiada del mattino e acquisire proprietà “taumaturgiche”, come dice un antico proverbio: «La guazza (rugiada) di Santo Gioanno fa guarì da ogni malanno».

La mattina del 24 giugno, l’acqua di san Giovanni si utilizza per lavare mani e viso, in una sorta di rituale propiziatorio e di purificazione che porterà amore, fortuna e salute.

Silvia Gullino

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