Si inventa il “geolocalizzatore umano” degli spazi pubblici occupati abusivamente dalle spiagge private

E’ un pensionato che non ama trascorrere  i pomeriggi a giocare a pétanque: si chiama Gilbert Caty e si è inventato un‘occupazione alquanto interessante e meritoria, ma per alcuni sicuramente scomoda.

Quella di controllore delle spiagge, una sorta di “geolocalizzatore umano” degli spazi pubblici occupati abusivamente dalle spiagge private.

Un  tempo, sul muro della Promenade des Anglais e del Quai des Etats Unis vi era un segnale rosso che indicava il limite delle concessioni private, il volgere degli anni e qualche “aiutino” hanno fatto sparire questi segnali e l’impressione di tanti è che qualche “plagiste” si sia allargato un pochino…o nemmeno tanto un pochino.

E allora Gilbert Caty è passato all’azione: ha acquisito, grazie anche al suo ricorso alla  Commission  Nationale d’Accès aux Documents Administratifs gli atti di concessione e ha cominciato a misurare.

E poi ha consegnato la documentazione alle autorità locali che gli hanno fatto sapere che le nuove tecniche si affidano alla geolocalizzazione.

In ogni caso il suo lavoro un risultato lo ha conseguito: la Direction Départementale des Territoires et de la Mer ha annunciato controlli sull’occupazione di suolo pubblico da parte di gestori di spiagge private.

Forse non giocare a pétanque, ma dedicarsi al bene comune qualche risultato lo assicura.

Come si dice in Francia: ”On verra”.