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Altre notizie | 14 agosto 2017, 07:00

“Tenda bis”, soddisfazione per il dissequestro, ma la musica deve cambiare

Da parte francese traspaiono sfumature che indicano disagio ed sfiducia nei confronti della conduzione italiana dei lavori

Il cantiere del Tenda bis

Il cantiere del Tenda bis

La soddisfazione per il dissequestro del cantiere del Tenda bis l’ha espressa Jean-Pierre Vassallo, maire de Tende, definendo il provvedimento un sollievo.

Traspare inquietudine, in ogni caso, negli ambienti francesi, anche in quelli che più ci tengono alla ripresa dei lavori che sono importanti per le attività economiche e turistiche della valle Roya.

La decisione assunta, di comune accordo, dalle Procure della Repubblica di Cuneo, retta da  Francesca Nanni e di Nizza, retta da Jean-Michel Prêtre, consente la ripresa dei lavori ed anche interventi che paiono necessari ed urgenti al muro.

Fin qui notizie che paiono sovrapponibili, sia da fonte italiana, sia da fonte francese.

Nei commenti di parte francese traspaiono peraltro sfumature che indicano un disagio ed sfiducia nei confronti della conduzione italiana dei lavori.

Nice Matin, in un ampio servizio, sottolinea come si tratti di un “ chantier titanesque évalué à 176 millions d’euros, piloté par l’Italie, mais financé à 42 % par la France”.

Dove quel “pilotato dall’Italia, ma finanziato al 42% dalla Francia” sottolinea sentimenti di sfiducia e indica chiaramente il desiderio transalpino di essere d’ora in poi parte di quanto verrà realizzato nel proprio versante.

Così come, sempre il quotidiano del Sud Est francese, sottolinea come “L’Anas [l’Agence nationale des routes italiennes,] a signé un document dans lequel elle s’engage à remettre en sécurité le mur sur le versant français, à prévenir les infiltrations d’eau dans la galerie et à combler les vides apparus dans la structure de béton”.

Una maniera molto soft per mettere in chiaro tutte le ”magagne” che in questi mesi sono emerse a partire dagli 11 metri di muro per il quale si ipotizzava anche un pericolo imminente in caso di piogge.

Sottolineature anche per le infiltrazioni registrate nella galleria e alcune problematiche apparse nella struttura di cemento.

Del resto se lo stesso Procuratore della Repubblica di Nizza, nel confermare che le attività investigative tecniche sul cantiere sono terminate, sottolinea come non vi fossero più ragioni per tenere sequestrato il cantiere e bloccati i lavori, Nice Matin sottolinea che i lavori degli  “expertises continuen” e “les investigations aussi”.

Tutto per far comprendere, fra le righe, ma in maniera neanche troppo velata, che i lavori riprenderanno, ma saranno tenuti d’occhio dai francesi.

Insomma, se il Tenda bis è stato, fino al 24 maggio scorso ,  “piloté par l’Italie”, ora la musica non sarà più la stessa.

Beppe Tassone

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