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Altre notizie | 29 ottobre 2017, 12:00

Villa Beau Site a Nizza nelle fotografie di Florence Rahmane

Ai piedi del Mont Boron, sopra il Parc de la Paix, si staglia la torretta della Villa Beau Site, con una vista mozzafiato a 180° sulla baia, soprattutto quando fu costruita nel 1870

Florence Rahame, Villa Beau Site

Florence Rahame, Villa Beau Site

Florence Rahmane è una fotografa nizzarda “per passione” ed è l’anima del sito Facebook, da lei stessa creato, “J’ai Nice dans la peAu”.

Le fotografie che ci propone, questa volta, sono quelle della Villa Beau Site, già villa Hyacinthe. Un vero gioiello del patrimonio edilizio di Nizza, posta in una zona incantevole, con una vista sulla Baia da cartolina.

Montecarlonews ripropone, a corredo delle fotografie di Florence Rahmane, l’articolo scritto da Renato Sala e pubblicato il 7 luglio 2017 sul nostro giornale.

“ Ai piedi del Mont Boron, sopra il Parc de la Paix, si staglia la torretta della Villa Beau Site, un nome un programma (omen nomen direbbero gli antichi) con una vista mozzafiato a 180° sulla baia, soprattutto quando fu costruita nel 1870. Certo oggi un po’ sacrificata dalla invasione immobiliare di massa, ma l’italiano che l’aveva voluta lì, aveva visto giusto.

Purtroppo la villa non ha avuto una vita tranquilla, nonostante si facesse notare dall’alto e dal basso: passò ad un commerciante francese e poi ad uno inglese, che le diede il nome di Beau Site e la fece restaurare dal famoso architetto nizzardo Biasini ( Hôtel Regina, Palais de Marbre, Hôtel Imperial ed altro) con belvedere e un pompeiano salone della musica dall’acustica perfetta.

Negli anni ‘20 passò ad un altro inglese, che ne fece sede di ...feste e notti bianche. Poi fu la notte… grazie ai fascisti italiani e ai nazisti tedeschi, che vi stabilirono il quartier generale.

Nel ‘48 fu acquistata da una poetessa e musicista che vi portò, tra l’altro, le sue 18 arpe e 3 pianoforti. Alla sua morte, la Tissier lasciò la villa all’Institut de France e ...alle carte bollate giudiziarie.

Venduta nel 2007 ad un mercante affarista che voleva farne degli appartamenti (!?), nel 2013 passò poi (per fortuna) ad un milionario tedesco che voleva restaurarla come si deve, ma l’impresa a quanto pare risultò superiore alle sue forze. I lavori non iniziarono mai (gli ultimi interventi risalgono al 1948!) ed ora l’Association de sauvegarde des sites si è mossa e chiede al Ministero di intervenire: il degrado aumenta e non osiamo immaginare come saranno ridotti gli interni!

Quando si potranno ascoltare concerti nel suo famoso salone della musica, magari con la vista mozzafiato sulla baia e sui suoi azzurri e blu?

Nizza meriterebbe anche questo, magari per compensare i sempre più numerosi turisti incivili e maleducati. Sono in molti a chiedere ai "politici" di intervenire e di darsi una mossa". (Renato Sala)  

Beppe Tassone

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