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Altre notizie | 02 luglio 2019, 08:00

Francis Gag: quella targa in Rue Pertinax racconta…

Figlio di immigrati italiani, nacque nel 1900 a Nizza e vi trascorse tutta la vita, dedicandola all'uso quotidiano e artistico dell'occitan niçois

La targa in Rue Pertinax a Nizza

La targa in Rue Pertinax a Nizza

Le targhe sui muri delle città sono sempre interessanti sia quando sono messe che quando vengono rimosse e sostituite.

Appena si alza la testa in Rue Pertinax, non distante da Avenue Jean Médecin, ecco una piccola targa dedicata a Francis Gag posta al numero 22.

Il primo pensiero corre al famoso termine “gag”: le classiche battute, rapide e improvvise che suscita una immediata ilarità, tipiche degli attori comici. E poi si scopre invece Francis Gag, al secolo Francis Gagliolo: fu proprio un attore cui Nizza ha dedicato un Teatro (le Théâtre niçois de Francis Gag), figlio di immigrati italiani (padre ligure e madre piemontese). Un figlio di immigrati di umili origini, che da tintore divenne attore e non solo, tale da meritarsi una pubblica targa.

Nacque nel 1900 a Nizza e vi trascorse tutta la vita, dedicandola all'uso quotidiano e artistico dell’“occitan niçois”.

Scrisse la sua prima opera a 22 anni e poi creò una compagnia per rappresentare le sue opere in “occitan niçois”. Ma è durante la guerra che creò il personaggio famoso di Tanta Vitourina: un personaggio comune, “drôle”, in cui tutti e tutte si potevano riconoscere.

Pochi minuti alla radio (Radio Nice e Radio Montecarlo), in cui venivano trattati soggetti buffi e di attualità facendo intervenire amici, persone della strada, che esponevano i loro problemi, i loro dubbi, le loro esperienze quotidiane a volte veramente bizzarre e buffe. Una piccola trasmissione di grande successo (in tempi di guerra forse riusciva ad allentare la tensione!).

E negli anni cinquanta gli orizzonti di Gag si ampliano, sempre però restando nell'ambito della lingua e delle tradizioni nizzarde, fino a creare un gruppo folklorico “Nice la belle”, compagnia di danza, un trio orchestrale, cantanti e attori che si potevano incontrare ed ammirare nelle feste popolari del Sud-Est (les Festins).

Fu anche ricercatore di musica e tradizioni e le sue opere sono capolavori della lingua provenzale: un uomo del popolo che non cessò mai di lavorare per ridare dignità alle tradizioni autentiche della Comté de Nice.

Il suo personaggio della Tanta Vitourina divenne tanto famoso che nel 1962 Gag fondò “l’Œuvre des Petites Vieilles” (diventata poi la Fondazione degli amici di tanta Vitourina) e farà poi costruire per queste “petites vieilles” (le Tanta Vitourina della realtà) una casa di riposo a Broc (riva destra del Var).

Morì nel 1988 con la testa ancor piena di progetti: i suoi sogni.

"Au fond, la vie, c'est un rêve... Ou plutôt, la chance, quelquefois, permet qu'on la considère comme un rêve et qu'on la conduise comme un rêve... C'est ce que j'ai fait toute ma vie... Je suis un rêveur impénitent...

Le gag non c'entrano, ma il palcoscenico di Gag sì, con le battute virulente, ma senza volgarità, graffianti e schiette di una comare, di una vera donna del popolo: La Tanta Vitourina.

 

Renato Sala

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