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Altre notizie | 17 marzo 2020, 07:00

“Siamo in guerra”, il Presidente Macron avverte i francesi. Poi, questa notte, è giunto un messaggino su tutti i telefonini…

Spunta anche in Francia l’autocertificazione. Vietato uscire se non per esigenze particolari. A Nizza chiusa la Promenade du Paillon. I “numeri” del contagio

Avenue de Thiers a Nizza, fotografia scattata da Ghjuvan Pasquale

Avenue de Thiers a Nizza, fotografia scattata da Ghjuvan Pasquale

Lo ripete più volte, il Presidente Emmanuel Macron, risoluto, ma anche teso, che la Francia è in guerra: non contro uno Stato, ma contro un nemico subdolo che s’infila, s’incunea e colpisce.

Sottolinea lo stato di guerra e poi sciorina una serie di misure che, in gran parte, si vanno a sovrapporre a quelle italiane, anche se, alcune, dalle sue parole parrebbero più affievolite.

Poi, alle 3 e 45 di questa notte ci ha pensato il mio telefonino a fare chiarezza: nel cuore della notte è giunto a tutti i francesi ed a quanti posseggono un “portable” (mittente Gouv.fr) un messaggio sms che lascia ben poco all’immaginazione.
Eccone il testo:
“Alerte Covid 19: il Presidente della Repubblica ha annunciato delle regole strette che voi dovete imperativamente rispettare per lottare contro la propagazione del virus. Le uscite sono autorizzate con attestazione e unicamente per il vostro lavoro se non potete telelavorare, la vostra salute o le vostre spese essenziali. Tutte le informazioni su www.gouvernement.fr ". 

Uscire di casa, dunque, solo se necessario, muoversi il meno possibile, se si fa attività sportiva all’aperto, non deve essere in gruppo.

Fra le altre misure annunciate dal Presidente Emmanuel Macron il rinvio “sine data” delle elezioni municipali, delle quali si sarebbe dovuto celebrare domenica 22 marzo il secondo turno.

Questa volta il Presidente della Repubblica ha ottenuto l’assenso dei Presidenti dei 2 rami del Parlamento, cosa che non era avvenuta la scorsa settimana e che lo aveva costretto a confermare il primo turno.

Le frontiere esterne della Comunità Europea, per un mese, verranno chiuse, con un appello ai francesi al di fuori del territorio comunitario a mettersi in contatto con gli uffici consolari per l’eventuale rimpatrio.

Misure che devono diluire il contagio, che sta crescendo esponenzialmente soprattutto nell’ Ile-de-France (1.762 casi) e nel Gran Est (1.543).

Nizza, intanto, tocca con mano che non vi sono “intoccabili” di fronte al contagio, il Sindaco Christian Estrosi, che ha sfiorato l’elezione al primo turno,  e sua moglie Laura Tenoudji, sono chiusi in casa dopo aver contratto il virus.

Non per questo non agisce.

  • Chiusi tutti i mercati all’aperto, anche quelli alimentari, da Liberation a Saleya, ai quartieri.
  • Chiusi i giardini e i giochi per i bimbi ed anche la Promenade du Paillon. Troppo rischioso lasciare aperto uno spazio che costituisce un invito all’aggregazione, con tanti bambini e tante persone.

Ieri pomeriggio, mentre avveniva un vero e proprio assalto ai grandi magazzini, davanti ad un ristorante asiatico di Avenue de Thiers, dalle serrande rigorosamente abbassate, come documenta la fotografia scattata dal nostro Ghjuvan Pasquale, è stata posta una statua che “parla” più di cento discorsi.

Ieri sera, contestualmente all’intervento del Presidente Macron, è stato pubblicato il consueto bollettino, che reca dei numeri che non lasciano tranquilli.

Eccone il testo:
Dal 21 gennaio 2020, 6 633 casi di COVID-19 sono stati accertati, comprensivi di 148 decessi.

Questa la suddivisione, comunicata da Santé Publique France, per regioni (alle ore 15 del 15 marzo 2020).

  • Auvergne-Rhône-Alpes:  618
  • Bourgogne-Franche-Comté: 507
  • Bretagne: 233
  • Centre-Val de Loire: 90
  • Corse: 126
  • Grand Est: 1 543
  • Hauts-de-France: 585
  • Ile-de-France: 1 762
  • Normandie: 156
  • Nouvelle-Aquitaine: 178
  • Occitanie: 262
  • Pays de la Loire: 108
  • Provence-Alpes-Côte d’Azur: 405

Totale territorio metropolitano:    6 573

  • Guadeloupe: 18
  • Saint-Barthélémy: 3
  • Saint-Martin: 2
  • Guyane: 11
  • Martinique: 16
  • Mayotte: 1
  • La Réunion: 9

Totale territori d’Oltre Mare: 60

Negli ultimi due giorni, in Provence-Alpes-Côte d’Azur, i casi di infezione sono aumentati di 193 unità e sono ora 405.


Beppe Tassone

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