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Altre notizie | 22 giugno 2020, 07:00

“Abbattete la statua di Massena!”, il Movimento Neo-Borbonico scrive al Sindaco di Nizza

Non è l’unica richiesta del genere: chiesto anche l’abbattimento delle statue di Garibaldi, De Gaulle, Chirac, Napoleone I e Giovanni Paolo II, resiste invece quella del dio Apollo che “nessuno si fila”!

Statua di Massena sulla Promenade du Paillon a Nizza

Statua di Massena sulla Promenade du Paillon a Nizza

Christian Estrosi deve essersi dato un pizzicotto per capire se stava sognando o se era sveglio: la lettera, giunta sulla sua scrivania, chiede, senza mezzi termini, che la statua di Masséna, che fa mostra di sé sulla Promenade du Paillon, venga rimossa.

Ora, chiedere di rimuovere un ricordo del nizzardo Masséna, cui sono dedicate pure la Piazza centrale della città e il prestigioso Museo sulla Promenade con annessi giardini, nella città dove è nato, pare una di quelle trovate (il termine sarebbe un altro…più colorito) che deve aver fatto strabuzzare gli occhi al sindaco di Nizza che, nella sua vita, ne ha viste tante…

A chiedere la rimozione della statua, o almeno il posizionamento di una targa che ne ricordi le “nefandezze”, è stato un gruppo italiano, il Movimento Neo-Borbonico, un collettivo di nostalgici del Regno delle Due Sicilie e della dinastia Borbone.

Accusano il generale dell’Impero, che Napoleone elevò a Maresciallo, definendolo “ Il caro figlio della vittoria” di aver represso violentemente delle rivolte nel Sud d’Italia, fra la Calabria e la Basilicata.

Di lui così riporta Wikipedia: “André Masséna, duca di Rivoli, principe di Essling (Nizza, 6 maggio 1758 – Parigi, 4 aprile 1817), è stato un generale francese di origine italiana, maresciallo dell'Impero.
Di modeste origini sociali, Massena diede prova di grandi qualità militari durante le guerre rivoluzionarie francesi, dimostrandosi uno dei migliori generali della Repubblica. Dopo essere stato il principale luogotenente del generale Napoleone Bonaparte durante la prima campagna d'Italia, vinse la seconda battaglia di Zurigo, che ebbe grande importanza per le sorti francesi nel 1799. Durante l'Impero napoleonico confermò le sue notevoli capacità militari sia come generale alle dipendenze dirette di Napoleone, sia come comandante autonomo in teatri secondari. L'insuccesso della campagna nella penisola iberica contro gli anglo-portoghesi nel 1810 mise fine alla sua carriera di comandante sul campo.
Dotato di elevate capacità strategiche e tattiche, in grado di esercitare il comando con energia e avvedutezza, Massena aveva carattere solido ed entusiasta; Napoleone lo riteneva il suo miglior comandante, tanto da soprannominarlo "figlio prediletto della vittoria" per la sua brillante prova alla battaglia di Rivoli.
Nonostante alcune debolezze morali, la grande avidità e i metodi di guerra a volte spietati, Andrea Massena è considerato uno dei più grandi generali francesi del periodo rivoluzionario e napoleonico”.

Il fatto è che Massena, al pari di Giuseppe Garibaldi, è nato a Nizza e la città gli ha da sempre tributato onori dedicandogli alcuni dei punti emblematici del proprio iper centro.
Richiesta nemmeno presa in considerazione, anche se non è l’unica pervenuta in questi giorni di rimozione di statue o delle intitolazioni di alcune strade.
Ve ne è per tutti i gusti e per tutte le idee: hanno chiesto di “far fuoriGaribaldi, De Gaulle, Chirac, Napoleone I e, quanti rivendicano la totale laicità dello Stato, Giovanni Paolo II.

Al momento resiste in Place Massena (sempre che non cambi nome la piazza stessa…) la Statua di Apollo, un buon segnale: alla fine gli dei dell’Olimpo, che pure di disastri ne hanno combinati tanti (basta leggere l’Iliade e l’Odissea) alla fine…non se li fila nessuno.



Beppe Tassone

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