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Eventi | 13 gennaio 2021, 18:00

Le “Miniatures” di Pentti Sammallahti al Musée de la Photographie di Nizza (Video e Foto)

Dai vasti deserti del Mar Bianco, alle fitte foreste dell'Europa Centrale popolate da animali improbabili, fino ai confini del mondo, ogni immagine è una piccola storia, una favola, una leggenda che racconta come sia sufficiente guardare per rendersi conto che la bellezza esista

Le “Miniatures” di Pentti Sammallahti al Musée de la Photographie di Nizza

Le “Miniatures” di Pentti Sammallahti al Musée de la Photographie di Nizza

C’è tempo fino al 24 gennaio 2021, per recarsi al Musée de la Photographie Charles Nègre di Nizza per ammirare la mostra dedicata a Pentti Sammallahti dal titolo "Miniatures".

La mostra può essere gustata anche attraverso un video.

La miniatura è un quadro in scala ridotta, che ricorda il gesto lento del monaco copista, chino sulla sua opera, al pari di un orafo. È questa stessa finezza, questa stessa delicatezza, lenta e radiosa, che affiora nelle fotografie di Pentti Sammallahti.

Dai vasti deserti del Mar Bianco di Solovski in Russia, alle fitte foreste dell'Europa Centrale popolate da animali improbabili, fino ai confini del mondo, ogni immagine è una piccola storia, una favola, una leggenda che racconta come sia sufficiente guardare per rendersi conto che la bellezza esista.

Sia che guardi da lontano, sia che ammiri da vicino, Sammallahti sa riconoscere ad ogni dettaglio, non importa quanto piccolo, un ruolo preponderante nelle sue "Miniatures", essenziale come la nota musicale in una partitura.

Pentti Sammallahti è nato a Helsinki nel 1950: nipote di una delle prime fotografe finlandesi, Hilldur Larsson (1882-1952), si è interessato alla fotografia dall'età di 9 anni, quando suo padre lo portò a vedere la mostra itinerante "The Family of Man" presentata da Edward Steichen al Taidehalli di Helsinki nel 1959. Cominciò a scattare le sue prime fotografie all'età di undici anni e si unì all'Helsinki Camera Club.

Ha studiato Storia dell'Arte, musicologia e matematica e nel 1970 propose la sua prima mostra personale e, quattro anni dopo, diventò insegnante alla Lahti Art School, poi alla Higher School of Arts and Design, a Helsinki, dove insegnò fotografia e stampa.

Nel 1991, avendo usufruito di una borsa di studio statale quindicennale, lasciò l’insegnamento, per fondare un laboratorio e incrementare le sue spedizioni fotografiche in vari Paesi dell'Europa e dell'Asia.

Percorrendo territori immensi, spesso remoti e vasti spazi vergini o scarsamente popolati, dà libero sfogo alla ricerca di una luce particolare o di un orizzonte insospettato, utilizzando il formato panoramico, di cui è uno dei maestri indiscussi, accentuando i contrasti dando vita ad un'eccezionale tavolozza di toni in bianco e nero.

Più volte indicato come " Bruegel de l’art argentique ", Pentti Sammallahti riesce, attraverso il suo genio paesaggistico, a "sostanzializzare" l'inverno che, sotto il suo sguardo, sembra più materia che stagione.

La mostra può essere visitata fino al 24 gennaio 2021, il Musée de la Photographie Charles Nègre si trova nel Vieux Nice in Place Pierre Gautier 1.

 

Beppe Tassone

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