Dall'agosto 2019, la galleria municipale "Lou Babazouk" ospita mostre di artisti locali dilettanti e professionisti.
Ora "Lou Babazouk" raddoppia con una seconda galleria d’arte, sempre posta nel Vieux Nice.
Le mostre
"Lou Babazouk" di Rue de la Loge 8 nel Vieux-Nice
Steve Tavitian - « Nus et soleil » - Fino al 6 giugno 2021
Nato nel 1939 a Parigi, Steve Tavitian ha preparato, al Guillaume Met de Penninghen, il concorso d'ingresso alla l’Ecole des Métiers d’Art di Parigi, dove è stato ammesso all'età di 16 anni. Si trasferì poi a Nizza dove frequentò i giovani pittori della Scuola di Nizza tra i quali Bernar Venet, Fhari, Shubac, Ben.
Si distinse a Parigi e Trouville quale antiquario e rientrato a Nizza diede libero sfogo al suo talento dedicandosi anche alla pittura ad olio, trovando ispirazione nel paesaggio. Steve Tavitian ha partecipato a numerose mostre e ha vinto il primo premio nel Concorso dell'Accademia Europea di Grafica, Plastica e Arti Fotografiche, nel 2012.
La mostra alla galleria Lou Babazouk sottolinea la sua ricerca della bellezza nei paesaggi del territorio nizzardo e nelle donne attraverso i suoi nudi.
"Lou Babazouk" di Rue Benoît Bunico 2-5
Fernanda Goreti - « Contrastes » - Fino al 6 giugnbo 2021
Fernanda Goreti inizia il suo viaggio artistico in Brasile nella sua città natale Salvador de Bahia. Dopo aver studiato arti plastiche, combina l'impegno a favore della conservazione del patrimonio con l'insegnamento dell'arte plastica ai più svantaggiati.
Questa doppia esperienza creerà la specificità delle sue opere. Al tempo stesso, il gesto non deve mai nascondere il messaggio ma anzi dargli forza, scomparire per rivelare una verità che l'artista vuole portare all'attenzione di tutti.
La sua mostra "Contrasts" è il culmine di un lungo lavoro ispirato a Carolina Maria de Jesus che nel suo diario "Le Dépotoir" mostra le difficoltà della vita quotidiana con la povertà che lascia il posto a una gioia di vivere e un'energia inesauribile.
La città nelle opere presentate diventa il simbolo di questi contrasti.
Goreti è convinto che solo l'arte possa rendere conto dell'abisso che può separare due mondi affiancati spingendo l'osservatore ad andare oltre ciò che vede per percepire il significato dell'opera.
La pittura a olio e l'acquarello dai colori tenui sono rinforzati dal carboncino che enfatizza le linee decise di paesaggi abitati da figure dalle silhouette semplici e vivaci. A volte oscure, a volte solari, le sue opere sono sempre un'ode alla speranza e alla lotta quotidiana dei suoi abitanti.
In Breve
giovedì 25 aprile
mercoledì 24 aprile