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Altre notizie | 02 maggio 2025, 19:00

Nizza segreta: tra i vicoli del Vieux Nice e i silenzi del Cimetière du Château (Foto)

Passeggiata nel Vieux Nice, con sosta al Théâtre de La Semeuse e salita verso la Colline du Château. Le fotografie sono di Danilo Radaelli

Vieux Nice e Colline du Château a Nizza. Fotografie di Danilo Radaelli

Vieux Nice e Colline du Château a Nizza. Fotografie di Danilo Radaelli

C’è un angolo di Nizza che racchiude bellezza, memoria e un pizzico di malinconia: è quello che attraversa Danilo Radaelli durante la sua passeggiata nel cuore antico della città.

Si parte dal pittoresco Vieux Nice, si sosta al Théâtre de La Semeuse, uno spazio culturale vivo nel cuore del centro storico, e si risale la strada che porta verso uno dei punti panoramici più straordinari della Costa Azzurra: la Colline du Château.

Da lassù, la vista sulla Baie des Anges è semplicemente incantevole. Ma oltre allo scenario mozzafiato, c’è un luogo poco conosciuto che merita una sosta silenziosa e riflessiva: il Cimetière du Château de Nice.



Costruito nel 1783 sui resti dell’antica cittadella, questo cimitero monumentale custodisce storie e volti che hanno attraversato epoche e continenti.

Tra le sue 2.800 tombe, disposte su 14.000 metri quadrati di terrazze affacciate sul mare, si trovano autentiche opere d’arte funeraria. All’ingresso, una piramide scultorea ricorda le vittime dell’incendio dell’Opéra del 1881.

Passeggiando tra i cipressi e i marmi antichi, Radaelli ci guida fino alla lapide che segnala la presenza,  seppur temporanea, dei resti di Anita Garibaldi. La compagna dell’Eroe dei Due Mondi riposò qui per oltre settant’anni, prima di essere traslata prima a Genova e infine sul Gianicolo, a Roma.



Ma il Cimetière du Château non è solo storia garibaldina: vi riposano l’ammiraglio Félix de Constantin de Châteauneuf, il corsaro Joseph Bavastro, la figlia del pittore Henri Matisse, l’attrice Renée Saint-Cyr e il regista Georges Lautner.

Un luogo dove la memoria si fonde con l’arte, e dove anche la morte sembra più leggera, accarezzata dalla brezza mediterranea.



Beppe Tassone

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