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Immobiliare | 10 settembre 2025, 08:00

Videosorveglianza e privacy: quando la telecamera del vicino diventa illegale

Ogni mercoledì Montecarlonews dedica un articolo al settore immobiliare, perché essere informati è meglio. Una rubrica al “vostro servizio”

Videosorveglianza e privacy: quando la telecamera del vicino diventa illegale

Può una telecamera privata inquadrare un passaggio comune senza violare la legge? La risposta arriva dalla Corte di Cassazione francese, che ha recentemente stabilito un principio importante per la tutela della vita privata e i rapporti di buon vicinato.

Tutto nasce dalla denuncia di alcuni residenti che hanno citato in giudizio il loro vicino, colpevole, a loro dire, di aver installato un impianto di videosorveglianza puntato non solo sulla propria proprietà, ma anche su un sentiero utilizzato dal vicinato. Secondo i ricorrenti, l’occhio elettronico violava la riservatezza dei passanti.

In un primo momento, la Corte d’appello aveva dato ragione al proprietario della telecamera, sostenendo che il dispositivo riprendeva esclusivamente un semplice camminamento e che, di conseguenza, non vi fosse alcuna lesione della privacy né un “disturbo anomalo di vicinato”.

La vicenda, però, è arrivata in Cassazione, che ha ribaltato la decisione: anche la ripresa di un passaggio comune, frequentato da più persone, costituisce infatti una violazione della vita privata. Per questo l’installazione è stata considerata illegittima e fonte di un disturbo anomalo nei rapporti di buon vicinato.

Cosa significa per i proprietari
Il caso conferma un principio fondamentale: le telecamere installate in proprietà privata non possono inquadrare aree pubbliche o di uso comune, come cortili condivisi, strade, vicoli o passaggi condominiali. Chi desidera proteggere la propria abitazione deve limitare il campo visivo degli impianti alle sole aree private.

Un dettaglio da non sottovalutare per chi, sempre più spesso, ricorre alla videosorveglianza come strumento di sicurezza domestica: il rischio, altrimenti, è di trovarsi coinvolti in cause legali con i vicini e di vedersi obbligati a rimuovere l’impianto.


Beppe Tassone

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