A un mese dal grave episodio che ha rischiato di trasformarsi in tragedia all’aeroporto di Nizza-Côte d’Azur, il Ministero dei Trasporti ha annunciato un piano di potenziamento delle torri di controllo del Sud-Est francese.
Entro tre anni, una trentina di nuovi controllori aerei verranno assegnati alla regione, con una parte destinata proprio a Nizza, dove il traffico è in costante aumento.
L’annuncio arriva dopo l’incidente sfiorato del 21 settembre, quando un aereo della compagnia tunisina Nouvelair aveva iniziato la discesa verso una pista già occupata da un velivolo EasyJet pronto al decollo.
Solo una manovra d’emergenza ha evitato la collisione. L’inchiesta del Bureau d’enquêtes et d’analyses (BEA) è tuttora in corso.

L’episodio ha riportato l’attenzione sulla pressione crescente che grava sul personale di controllo di Nizza, uno degli aeroporti più trafficati di Francia, con oltre 14 milioni di passeggeri all’anno.
Secondo il Ministero, lo scalo tratta un volume di traffico paragonabile a quello di Roissy-Charles-de-Gaulle, ma con risorse umane molto più limitate.
Il governo intende intervenire non solo aumentando il numero di controllori, ma anche migliorando la gestione interna delle torri.
È prevista l’introduzione di badge biometrici per verificare la presenza effettiva del personale ai propri posti di lavoro. Il sistema, già approvato dalla CNIL e dal Consiglio di Stato, punta a ottimizzare l’organizzazione e a garantire prestazioni più affidabili.
Queste misure rappresentano anche una risposta alle recenti critiche, diffuse in forma anonima da alcuni operatori, che segnalavano piste troppo strette e problemi di illuminazione.
Il Ministero ha ribadito la necessità di un comportamento neutrale e rigoroso da parte di tutto il personale, ricordando che la sicurezza dei passeggeri resta la priorità assoluta.
In attesa delle conclusioni ufficiali del BEA, il governo intende agire in anticipo per evitare nuovi rischi.
Con l’arrivo dei rinforzi e l’adozione di nuovi strumenti di controllo, la torre di Nizza si prepara a una fase di maggiore vigilanza, sotto l’attenzione costante di Parigi.















