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Business | 11 gennaio 2019, 07:00

Una fondazione dovrebbe gestire il patrimonio di 300 milioni di euro di Madame Jeanne Augier

Complessa la successione con indagini e procedimenti da parte della magistratura

Hotel Negresco, Nizza

Hotel Negresco, Nizza

La scomparsa di Madame Jeanne Augier, l’anziana proprietaria del Negresco, apre scenari sulla successione di un patrimonio stimato in oltre 300 milioni di euro.

La donna aveva dato vita, il 16 maggio 2009, ad un fondo di dotazione nel quale erano confluite le sue ricchezze, nominando esecutrice l’ex direttrice del Negresco Nicole Spitz.

Nel fondo sono confluite le sue disponibilità: l’hotel sulla Promenade, la sua villa a Saint-Vallier-de-Thiey oltre ad alloggi e autorimesse a Parigi e Nizza. Il fondo di dotazione, destinato a trasformarsi in una fondazione (vi lavorano i ministeri francesi dell’interno, della cultura e delle finanze) dovrà perseguire, secondo le volontà di Madame, tre obiettivi precisi: salvaguardare il Negresco e le sue collezioni, alleviare la miseria umana, in particolare quella delle persone ospedalizzate e le sofferenze degli animali.

La finalità è quella di assicurare una vita propria al Negresco, impedendo che si trasformi nell’obiettivo di qualche acquirente e di salvaguardare l’occupazione e il futuro dei dipendenti.

Su queste volontà si apriranno sicuramente scenari difficilmente ipotizzabili, a cominciare dall’individuazione di chi dovrà accollarsi il ruolo di dare concreta attuazione alle volontà di Jeanne Augier.

Sotto il profilo giudiziario la questione è parecchio ingarbugliata. Dopo la messa sotto tutela della proprietaria, a causa delle sue condizioni di salute, era stata nominata un’amministratrice giudiziaria provvisoria.

Il tentativo di sostituirla con la nomina di un amministratrice stabile ha suscitato ricorsi da parte del personale del Negresco e il tribunale di Aix en Provence ha sollevato il Tribunale del Commercio di Nizza dalla questione affidandola a quello di Marsiglia, nel contempo perquisizioni sarebbero avvenute, nel quadro di un’inchiesta della magistratura parigina, a casa di un magistrato di Nizza e , infine, è aperta una causa penale nei confronti di un ex direttore artistico del Negresco accusato di abus de faiblesse, praticamente  circonvenzione d’incapace.

Insomma la situazione è alquanto ingarbugliata e una soluzione non pare imminente.      

Beppe Tassone

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