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| 05 novembre 2010, 10:27

Monte-Carlo: l'AIIM apre con il dialogo sociale. Tre domande al direttore Diego Munafò

Il direttore dell'Associazione Imprenditori Italiani spiega i motivi che hanno spinto ad aprire la nuova stagione di incontri con il dibattito sociale

Il direttore dell'AIIM Diego Munafò

Il direttore dell'AIIM Diego Munafò

Prima serata dell’Associazione Imprenditori italiani a Monaco dopo la pausa estiva. Questo l’intervento del direttore dell’AIIM, Diego Munafò.  

Come avete scelto di aprire la nuova stagione di incontri dell’AIIM ?  

- Apriamo con un oratore di spicco che è il nuovo ministro della salute ed affari sociali, Stéphane Valeri, già presidente de Consiglio Nazionale che mi piace ricordare è stato animatore del famoso « Libro Bianco Monaco 2029 »  che abbiamo presentato nel marzo di quest’anno. Il tema presentato è di estrema attualità perchè riguarda il dibattito sociale. Il Principato non sfugge ai problemi che attanagliano tutta l’Europa nel rapporto tra le aziende e i lavoratori. E’ un tema molto interessante quello di cercare di conciliare la competititivià delle aziende con i diritti dei lavoratori. E’ un dialogo sociale aperto evidentemente non solo nel Principato ma in tutta la Francia, in tutta l’Europa e lo sentiamo anche noi in Italia -  

Cosa ci si aspetta da questo dialogo  e dal confronto con le parti?

- Auspichiamo  che le parti continuino a discutere per trovare un accordo specialmente in questo periodo di crisi internazionale che continua ad essere ancora lungo, in cui tutti devono fare un piccolo passo indietro e rinunciare a qualcosa per il bene comune  per il futuro dei nostri figli -

Cosa  intende come passo indietro ?  

- Gli imprenditori devono cedere,  i governi che devono gestire le pensioni devono cercare di destinare più risorse ed i lavoratori anche loro non debbono avere eccessive pretese. Devono capire che il momento è difficile per tutti. Se tutti saranno capaci di cedere un poco nelle loro posizioni si potrà trovare un accordo che potrà traghettare tutti attraverso questa crisi che alcuni danno per finita. Ma che di fatto noi viviamo tutti i giorni e che ancora non è finita -

Sara Contestabile

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