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| 23 febbraio 2012, 15:00

Mostra molto Rock a Beausoleil: espone Sasha Torrisi. L'ex leader dei Timoria si racconta

"La cura giusta" è il suo pezzo preferito mentre abbozza "strano trovarsi qui questo cortile...". Il dopo-Renga? - Pesantissimo - confessa Sasha - ho imparato a ingoiare bocconi amari. Quello che c'è attorno al canto mi stressa. Dipingere è zen -

Mostra molto Rock a Beausoleil: espone Sasha Torrisi. L'ex leader dei Timoria si racconta

Incontriamo Sasha Torrisi durante il Festival di Sanremo, in cui ogni cantante di professione, nella penisola, si dà appuntamento per i giorni più caldi dell'anno. E 2 settimane prima Sasha era poco lontano, a Beausoleil in Francia ed alle porte di Montecarlo, per l'inaugurazione della sua mostra personale alla Galerie du Service. Un vernissage in perfetto stile rock, con tanto di improvvisazioni live. Sedotti i francesi quando il pittore-cantante improvvisa un Battisti. Le vecchie canzoni della nostra storia, "i cugini", le conoscono tutte. 

Sasha Torrisi, in questi giorni le sue opere sono ancora esposte alla galleria di Beausoleil, ha oggi la sua omonima band, ma per parlare di lui non si può non citare i Timoria. Dal '97 incarna il dopo-Francesco Renga, la band si identificava con quella voce graffiante che si impose poi da sola, su tutto il panorama canoro italiano. Difficile prenderne il testimone, ancora di più restare indenni all'inevitabile confronto - I Timoria scelsero di virare su una scelta più umana che artistica - precisa Sasha - Io già cantavo con loro, ogni tanto, nelle prove. Apprezzavano le mie qualità -

Stai dicendo che per loro è stata brutta l'esperienza con Renga?

- Si, dal punto di vista umano. Avevano bisogno di una persona di cui fidarsi artisticamente e umanamente. Ci sono state molte cose che hanno fatto allontanare la band da Renga. Quando hanno scelto di sostituire una voce come quella di Francesco volevano rifondare una band. Arrivammo a Sanremo con Casa Mia. Un brano palesemnete anni 70. E cosa ci isiprò alla scrittura di quel pezzo essendo molto anni 70 furono band come i New Trolls, i Dik Dik, i Pooh -

Ma dei "vecchi" Timoria c'è ancora qualche pezzo che ti piace? Sangue Impazzito per dirtene uno. Ti parla una che è cresicuta a pane e Timoria..

- Le canto tutt'ora. Ma se dovessi dirti la mia preferita à La cura giusta - (Sasha si mette a cantare) "..dicono l'hai voltuto tu Strano trovarsi qui. Questo cortile ..." Mi piace -

Pesante l'eredità del dopo-Renga fans e critica furono duri

- Si è stata pesante. Mi innervosivo e non combinavo nulla. Da subito
ho cercato di reagire, sarebbe stato un martirio subire le critiche. Posso farti l'esempio di quando andavamo ai concerti e c'era il solito gruppo di fans che inneggiava a Renga...molti aneddoti di questo genere. Diciamo che ho imparato ad ingoiare bocconi amari, cercando di fare quello che sentivo dentro, senza dover per forza imitare Francesco Renga. Lui ha fatto il suoi percorso con i Timoria in un certo
modo. E poi ci siamo stati noi, dagli ultimi mesi del 1997 al 2004 -

Con che spirito sei andato avanti?

- La semplicità è l'arma vincente su tutto. Nell'arte è inutile indossare delle maschere quando prima o poi si viene scoperti. Nel 2004 ci siamo sciolti dopo 4 album e tante turnèe. Una scelta artistica ed umana. I Timoria sono stati una grande band di culto italiana. Hanno fatto carriera per i testi e musiche che hanno sfondato il muro dell'indifferenza che c'è tra i mass media. Oggi si andrà sempre più in questa direzione -

Oggi in musica chi ti piace, chi no?

- Non mi piacciono gli stereotipi. Trovo invece che i Negramaro siano in un certo modo un po' gli "eredi" dei Timoria. Mi ricordo bene del cantante, Giuliano. Ci chiese gli autografi dopo un nostro concerto a Lecce -

Avete mai suonato a Montecarlo?

- Per un grandioso 18° compleanno allo Stars'N'Bars. Siamo stati il "regalo a sorpresa" -

Oggi con Renga come sono i rapporti? Pacifica cordialità o indifferenza?

- Con Francesco non siamo amici, non abbiamo condiviso palchi, furgoni, autostrade, hotel, come il resto del gruppo. Non c'è un forte rapporto umano. Peraltro vorrei citare che in questo Sanremo Francesco canta La Tua Bellezza che è scritta da un caro amico, Diego Mancino. Un grande artista, un grande poeta che resta nell'ombra della discografia italiana -

E poi nella tua vita è arrviata la pittura. Che è il motivo per cui facciamo questa intervista. Da cantante a pittore, insomma un artista a 360 gradi.

- 365 direi. Non mi fermo mai tutto l'anno, non vado mai in ferie. Non so da quanto. E' sempre una lotta. Non ho mai smesso di dipingere, disegno da sempre. Ho iniziato a prediligere la Pop Art ed ho consociuto nel '98 Marco Lodola. Ho collaborato nel suo studio di Pavia e nel 2000 ho trovato la mia strada. Lui usa molti colori accesi quasi fossero insegne. Il mio vuole essere un mix tra fumettistica e grafica pubblicitaria, presentato in maniera uniforme, senza sfumature. Avvicnandanomi un po' al concetto di pubblicità -

Preferisci cantare o dipingere?

- Dipingere mi dà un senso di relax, mi proietta un uno stato quasi zen. Mi rilassa,
mi dà serentià
-

Cantare ti stressa?

- Mi stressa tutto quello che c'è attorno. Ma se dovessi smettere di suonare e dovessi fare un lavoro in ufficio perderei l'entusiasmo di vivere. Mi immaginerei subito gobbo e spelacchiato -

Come mai ha scelto di esporre in Costa Azzurra a Beausoleil?

- Grazie alla mia gallerista Mirella Setzu, collaboro con lei da diversi anni e con lei abbimo già fatto mostre in giro per l'Italia. Mi ha proposto di fare una mostra dopo il premio della critica che vinsi a ottobre, in occasione del Gemlucart 2011. Ho avuto
critiche positive. Il quadro vincitore si intitola "Sushi"-

Una parola su Montecarlo

- Mi piace è piccolissima, poco dispersiva. Mi piace che sia come un "grande paese" in cui tutti si conoscono. E mi sorprende la pulizia, l'ordine, la disciplina. E una cosa che ho notato: le macchine che si fermano a tutte le strisce pedonali. E una cosa che in Italia non succede mai, insomma un'educazione esemplare. E sono affascianto dal fatto che vi siano i Principi, qui tutto ha un fascino fiabesco -

Per scoprire le opere di Sasha Torrisi in Costa Azzurra c'è tempo fino al 9 marzo 2012 alla Galleria du Service di Beausoleil (di fronte al comune).

Sara Contestabile

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