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Business | 10 maggio 2016, 14:10

Dove potrebbe andare all’asta una delle auto italiane che hanno fatto la storia… se non nel Principato di Monaco? Valore oltre 10 milioni di dollari

Il 14 maggio alla casa d’aste inglese Coys, presso la sede di Monaco, sarà trattato uno dei 18 esemplari ad oggi esistenti

Dove potrebbe andare all’asta una delle auto italiane che hanno fatto la storia… se non nel Principato di Monaco? Valore oltre 10 milioni di dollari

Dove potrebbe andare all’asta una delle auto italiane che hanno fatto la storia… se non nel Principato di Monaco? Stiamo parlando di un’Alfa Romeo, una 33 Stradale, un pezzo d’eccellenza che porta con sé anche un po’ di Cuneo. Il 14 maggio alla casa d’aste inglese Coys, presso la sede di Monaco, sarà trattato uno dei 18 esemplari ad oggi esistenti (LINK http://www.coys.co.uk/cars/1967-alfa-tipo-33-stradale-continuation). Valore? Oltre i 10milioni di dollari secondo una delle più recenti stime.

Un prodotto non per tutti di una bellezza che è rara e non ha pari e che oggi deve il suo splendore ad un artigiano della provincia di Cuneo Giovanni Giordanengo. Non stiamo parlando di un semplice carrozziere ma di un vero e proprio maestro, famoso a livello internazionale per le sue repliche e che negli anni ha saputo donare la vita alla carrozzeria che oggi veste questo bolide. Questa Alfa 33 stradale è eccellenza su quattro ruote, con un corpo perfetto e certificato come se fosse uscito dalla casa madre, uno dei massimi esempi dell’alta qualità artigianale di Giordanengo. 

L’Alfa 33 Stradale venne presentata nel 1967 per il Salone dell’Automobile di Torino, basata su un disegno di Franco Scaglione e con costruzione della Carrozzeria Marazzi. Prima vettura ad avere le portiere con apertura verticale e con prestazioni che per l’epoca erano a dir poco innovative, se consideriamo i 260km/h di velocità massima, con una accelerazione da 0 a 100 km/h in 5.6 secondi. Una vettura straordinaria resa ancora più esclusiva dal prezzo, che era di 9.750.000 lire, considerando che per una Jaguar o una Ferrari all’epoca servivano tra i 5 ed i 6 milioni di lire. 

A rendere ancora più unico questo esemplare ‘cuneese’ all’Asta, c’è il motore. Infatti l’Alfa 33 Stradale ‘marchiata Giordanengo’ non monta il motore originale ma quello di un’Alfa Romeo Tipo 33 da competizione con un cambio a 6 marce della Stradale. Inoltre, all’acquirente andrà anche un motore V8 3.0 litri originario di un’Alfa Romeo Montreal perfettamente utilizzabile anche sulla vettura acquisita. 

Insomma una supercar con una linea che ancora oggi detta legge se guardiamo la più recente Alfa Romeo 8C.  Ad oggi di quest’auto ne sono rimaste appena 18, secondo le stime dell’ultimo censimento. Molte di queste sono annoverate come auto da museo, esempio di stile da ammirare per esser ispirati. E’ indubbio quindi che chiunque riuscirà ad aggiudicarsi questo pezzo di storia italiana entrerà a far parte di uno dei club più esclusivi al mondo.  

 

Nicola Gambaro

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