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Altre notizie | 19 maggio 2017, 10:10

Nizza: condannata a 1.000 euro di multa per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina la 'No Border' Francesca Peirotti (Foto)

La giovane, originaria di Cuneo e spesso anche nei cortei di cosiddetti ‘No Border’ a Ventimiglia, ricorrerà in appello, come del resto dovrebbe fare anche la Procura, sicuramente non soddisfatta per la sentenza.

Nizza: condannata a 1.000 euro di multa per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina la 'No Border' Francesca Peirotti (Foto)

Alla lettura della sentenza era presente il solo avvocato, Zia Oloumi. Francesca Peirotti, giudicata dal Tribunale di Nizza perché accusata di aver agevolato l’immigrazione clandestina in Francia di alcuni immigrati provenienti da Eritrea e Ciad, compresa una piccola di sei mesi, è giunta solo mezzora dopo, bloccata nel traffico cittadino.

Il Tribunale di Nizza non ha accolto la richiesta della Procura che, per la Peirotti aveva chiesto una condanna, con la condizionale, a otto mesi di carcere e il divieto di risiedere nel territorio. La giovane, originaria di Cuneo e spesso anche nei cortei di cosiddetti ‘No Border’ a Ventimiglia, è stata condannata ad una sola ammenda, esecutiva, di 1.000 euro. Quando è giunta nella Piazza del Palazzo di Giustizia, accolta da un gruppo di amici, alcuni anche provenienti dall’Italia, la giovane, sorridente, si è detta non completamente soddisfatta per la sentenza, anche se sollevata dal fatto che non le sia stata comminata l’interdizione a risiedere in Francia, sanzione accessoria che temeva.

Come suggeritole anche dall’avvocato ricorrerà in appello, come del resto dovrebbe fare anche la Procura, sicuramente non soddisfatta per la sentenza. Francesca Peirotti ha confermato, in ogni caso, che continuerà la sua azione umanitaria, all’interno del gruppo nizzardo per il quale opera. L’avvocato Zia Oloumi si è augurato che proprio dalle sentenze di appello possa giungere una definitiva chiarificazione di una situazione processuale che appare spesso contraddittoria.

Su questa questione, infatti, si scontrano leggi, diritto umanitario, dichiarazione dei Diritti dell’Uomo ed anche accordi internazionali: contraddizioni mai definitivamente chiarite. Prossimo imputato a comparire, per ragioni analoghe, davanti al Tribunale di Nizza sarà un fotografo del quotidiano della Costa Azzurra, Nice Matin.

Beppe Tassone

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