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Altre notizie | 25 maggio 2017, 07:32

Si sta complicando la questione dei richiedenti asilo che, da Ventimiglia cercano di transitare in Francia

Un centinaio di loro, dei quali almeno 25 minori, hanno raggiunto Breil: nella località francese il numero crescente di immigrati ha destato allarme e preoccupazione

Si sta complicando la questione dei richiedenti asilo che, da Ventimiglia cercano di transitare in Francia

 

Un centinaio di loro, dei quali almeno 25 minori, hanno raggiunto Breil: nella località francese il numero crescente di immigrati ha destato allarme e preoccupazione.

A seguito di un’assemblea, organizzata nel paese dal collettivo Roya Citoyenne e dall’agricoltore Cédric Herrou, è stato deciso di dare un colpo di acceleratore alla situazione.

Martedì 23 maggio alle 18,40 Cédric Herrou ha affidato a Twitter questo comunicato stampa.

La situazione è intollerabile: oltre 100 richiedenti asilo e una ventina di minori in attesa di presa in carico dai servizi educativi, sono bloccati nella Valle Roya di cui 80 nella fattoria di Cédric Herrou.

Una trattativa con la Prefettura delle Alpi Marittime è in corso.

Esigiamo che i minori non accompagnati sono immediatamente presi in carico dai servizi di assistenza sociale all'infanzia.

Esigiamo che gli ostacoli al diritto a presentare domanda di asilo cessi in Valle Roya.

Esigiamo che i servizi della Prefettura e del Dipartimento delle Alpi Marittime si assumano le loro responsabilità.

Chiediamo che il signor Prefetto delle Alpi Marittime venga per constatare di persona i fatti

La Roya non deve essere abbandonata”.

Nelle prime ore di mercoledì 24 sempre Cédric Herrou scriveva su Twitter:” Il Prefetto delle Alpi Marittime si deresponsabilizza e rifiuta ogni discussione.

Scendiamo, dunque, alla Prefettura delle Alpi marittime con i richiedenti asilo”.

Successivamente settantacinque richiedenti asilo (senza i minorenni rimasti a Breil) sono saliti su un treno alla volta di Nizza, scortati dalla polizia.

Dalla stazione di Thiers hanno raggiunto, in Boulevard François Grosso, i locali del P.A.D.A. (Plateforme d'Accueil des Demandeurs d'Asile).

I tempi non certo brevi per la presentazione dell’istanza hanno indotto un gruppo di loro ad occupare il vicino parco Estienne d'Orves, un’ampia area verde che si trova nei pressi dell’uscita Saint Philippe della Voie Mathis.

Il parco è stato individuato anche perché gestito dal Dipartimento delle Alpi Marittime, la stessa istituzione che deve occuparsi dei minori.

Una polemica nella polemica.

Immediate le reazione del mondo politico nizzardo.

Christian Estrosi, sindaco di Nizza, nel denunciare l’ennesima provocazione di Cédric Herrou “qui persiste dans l'illégalité", ha assicurato di aver chiesto a Prefetto di prendere delle misure.

Dura anche la reazione del Presidente del Dipartimento, Eric Ciotti, che ha chiesto l’evacuazione del parco.

Il Ministro dell’Interno francese, Gérard Collomb, in un colloquio con Estrosi, ha assicurato la presenza di “moyens importants” alla frontiera con l’Italia.

Il timore francese, da quanto trapela, è che i migranti presenti a Ventimiglia possano cercare di varcare la frontiera per raggiungere Nizza al fine di presentare la richiesta provvisoria di asilo.

Intorno alle 20 di mercoledì sera una cinquantina di richiedenti asilo (come testimonia la fotografia pubblicata sui social), accompagnati da una ventina di aderenti a Roya Citoyenne e a Cedric Herrou, senza incidenti, hanno dovuto abbandonare il parco Estienne d'Orves e si sono recati nella piazza del Palazzo di Giustizia, nel Vieux Nice, dove dovrebbero passare la notte.

La loro intenzione di raggiungere l’adiacente Place Gautier, sede della Prefettura, infatti, è stata impedita da un cordone della polizia.

Una ventina di richiedenti asilo, che nella giornata erano riusciti a completare le pratiche presso il P.A.D.A, sono già stati avviati verso centri di ospitalità nel territorio francese.

Anche agli altri, ora nella Piazza del palazzo di Giustizia, dovrebbe toccare la medesima sorte entro venerdì.

Beppe Tassone

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