Oggi l’Assemblea Nazionale francese viene rivoluzionata: volti nuovi, tanti parlamentari che per la prima volta giungeranno a Parigi.
I “vecchi volti” sconfitti al primo turno o a forte rischio nel ballottaggio, lasceranno il posto a persone diverse, totalmente nuove, anche nei comportamenti.
Alcuni giornali hanno parlato di un Parlamento che assomiglia alla popolazione francese, che ne riassume identità, pregi e difetti.
Un’affermazione che il settimanale satirico Charlie Hebdo non poteva lasciarsi sfuggire.
Così la copertina di questa settimana presenta lo “sbarco” in Parlamento dei “nuovi parlamentari”.
Accolti da un paludato valletto, canotta, borsa della spesa, cane al guinzaglio, marsupio, ciabatte da mare, ma con la “regolare” cravatta tricolore pongono la classica domanda che si fa quando si giunge in hotel: “C’est par où la buvette?”.
In ogni caso, buon lavori ai nuovi parlamentari: che s’informino dove è il bar, in fondo, ci sta e non è poi molto grave.
Molte di queste persone, tre mesi fa, nemmeno si sognavano che all’inizio dell’estate si sarebbero trovate a Parigi con il titolo, tutt’altro che onorifico, di deputé.